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sabato 24 dicembre 2011

LA CAPPELLA DELL’O. P. G.

di Fra' Sereno
Fino a qualche anno fa l’O. P. G. si trovava a Sant’ Eframo Nuovo , il convento costruito dai cappuccini nel 1570, diventato carcere militare con la soppressione degli Ordini religiosi e in seguito O. P. G.LA CAPPELLA DELL’O. P. G.
Tutta la struttura ma in particolare la chiesa conservavano il ricordo dei cappuccini e quando fu trasferita la sede nel carcere di Secondigliano due pezzi antichi sono stati portati nella cappella della nuova sede, il resto, statue, crocifissi e tele, nella cappella del carcere di Poggioreale
[nella foto: Edicola del Penitenziario e l'entrata esterna dell'O P G,comune al reparto ospedale del carcere di Secondigliano].
Questa struttura imponente, come troppo spesso accade in Italia, non ha ricevuto la dovuta manutenzione e lasciata cadere a pezzi è diventato sempre più insalubre fino a rendere necessaria la chiusura. Chiedendo ai membri del personale che hanno lavorato a lungo a sant’Eframo le ragioni del deterioramento e della scelta di chiudere la sede vecchia ottengo risposte molto diverse. Invece è generale una certa nostalgia per l’umanità che si sprigiona da un edificio antico e magnifico, per il banano e il glicine del chiostro, per la parte di orto, ecc. Tutti concordano che l’igiene era diventata da tempo un problema cruciale e nessuno rimpiange certi aspetti. Ma forse con la dovuta serietà nella gestione dello stabile --br--
LA CAPPELLA DELL’O. P. G.[nella foto: crocifisso e il cero pasquale dipinto a mano]
È il nostro impegno di rendere la nuova sede, un giardino, un luogo attrezzato degno di figli di Dio ingiustamente colpiti da una doppia condanna, quella della malattia mentale e quella della carcerazione (anche quando la privazione di libertà è necessaria per difendere la società) inflitta a persone incolpevoli moralmente.
In queste immagini della cappella dell’O. P. G. arredata per il Giovedì santo con un bel altare della reposizione per il Santissimo Sacramento, allestito con i mezzi del bordo e con gusto da una volontaria, vediamo il crocifisso di carta pesta molto espressivo. LA CAPPELLA DELL’O. P. G.È talmente alto che veramente congiunge simbolicamente terra e cielo. È molto amato dagli internati che spesso lo vengono a toccare e baciare all’inizio degli incontri di catechesi.
LA CAPPELLA DELL’O. P. G.Poi si rivolgono in genere al quadro della Madonna di Pompei e ad un’immagine di padre Pio. L ’antico quadro di san Francesco composto di quattro maioliche lo trovano molto bello ma non sanno chi è san Francesco. Forse sono io il più toccato dalla sua presenza. Rientrando in questa cappella che era stato del Reparto Verde di Secondigliano e sede dei miei incontri assieme ad un’equipe di volontari con i carcerati per tossicodipendenza, trovare quest’immagine così bella del mio patrono mi ha dilatato il cuore.

[a sinistra: 'Finestra e colomba' è la foto così suggestiva del fotografo Siano e pubblicata come simbolo dell'O P G nel servizio di Famiglia Cristiana (17 01 2011).

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