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lunedì 30 giugno 2014
STANZA DI SOCIALITA' 1
Con suor Deborah in mezzo, un gruppetto ha elaborato e realizzato un progetto di decorazione di una sala di socialità di sezione. La seconda sala sta già in corso d’opera. Speriamo che tutte e quattro le sale di socialità potranno essere decorate in un futuro prossimo. Sono particolari che rendono un po’ meno impersonali i luoghi di vita e quindi, nel quotidiano, hanno la loro importanza per tutti, non solo per chi si impegna nella pittura. Bravi!
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PROCESSO A NAPOLI ... VINTO, BEN INTESO!
Il nostro Laboratorio di Teatro, quello portato avanti ormai
da 5 anni da Carla Caiazza con l’aiuto fisso di Rosa e di Giuseppe Maffei ha
prodotto di nuovo un bel tirocinio aggregativo e riabilitante per un gruppo dei
nostri amici, e per noi, spettatori un delizioso momento di svago.
Un P. M. forse non tanto cattivo ma sicuramente forestiero
(nordico?) accusa Napoli di non essere una città di valore. L’Avvocato della
difesa chiama a deporre vari testimoni.
Non me ne vogliate, sono così tanti,
con così tante canzoni e balli che ne dimenticherò certamente.
Il primo che viene a testimoniare a favore di Napoli è
niente di meno che S. Gennaro, poi, un po’ in disordine e chiedendo di nuovo
venia per le dimenticanze, ci sono Masianello, il Principe della risata,
massimo Ranieri, Maradona (facilmente riconoscibile), Sofia Loren, ‘a tazzulell’
e caffè, e tante altre meraviglie di questa terra incrocio di civiltà antiche e
nuove. Alla fine il P. M. si deve ricredere, Napoli è veramente una città piene
di risorse e di bellezza.
Godetevi le foto, con un po’ di ritocchi di colore perché … già
lo sapete.
Vedrete un pò dappertutto Pulcinella che "sta semp' in miezz" con la sua vivace genialità tutta napoletana.
Volevo portare tutta la truppa alla festa della mia
parrocchia, ma molti non sono definitivi e quindi non possono uscire. Rammarico per questo
statuto giudiziario che ancora ci appesantisce inutilmente e consolazione per
vedere che a ristretti senza ancora possibilità di allargare gli orizzonti
viene offerto all’interno la possibilità
di un’attività veramente bella e costruttiva.
mercoledì 18 giugno 2014
BARATTO E GUFFI
Come in tutte le carceri, all’O. P. G. i nostri pazienti non
maneggiano denaro. Alla pari delle altre carceri le entrate sono depositate su un conto corrente nominale tenuto dall’amministrazione. Per
le uscite si scala il conto corrente secondo le compere effettuate tramite il
servizio spesa.
Questo procedimento ha due vantaggi: facilitare il controllo
a fini di sicurezza e salute su ciò che entra in carcere ed evitare a qualcuno
la tentazione di rubare il denaro di un altro ristretto.
Ma il punto di
oggi è un altro: gli scambi di merce o “com-mercio” esistono da molto prima
dell’invenzione del denaro. E se, essere poco equilibrato mentalmente non
significa essere stupido, di fronte all’attività umana fondamentale che
chiamiamo commercio alcuni si rivelano molto capaci e talvolta scaltri, alti
meno e perfino facilmente vittime dei raggiri degli altri.
C'è tutta un’attività di scambio fondamentalmente benefica e
lunedì 16 giugno 2014
RISALIAMO?
Da molti mesi ormai stavamo tra 90 e 95 ospiti, cioè sotto la capienza regolamentare che è di 100 ricoverati. Stiamo oggi a 106 ricoverati con qualche ritorno eccellente di "amico storico", di quelli che ho incontrato quando sono arrivato cinque anni fa. Grandi abbracci. E' brutto a dirsi ma era molto contento di vedermi.
Come va la Riforma Marino?
POESIA DI UN INTERNATO
Per te che sei triste come un tramonto spento,
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perché il sole torni a splendere nel tuo cuore vedi così
sempre sia tu,
immenso come il Signore nostro Dio.
Essere immenso come il tuo amore per me,
piccolo essere, più piccolo di un ago.
Per te che sei solo come me, in mezzo ad una via che il
Signore porti via.
Amen, così sia.____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie
lunedì 9 giugno 2014
COSA PENSA PAPA FRANCESCO DELLA GIUSTIZIA?
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LETTERA
DI PAPA FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL XIX CONGRESSO INTERNAZIONALE
DELL'ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DI DIRITTO PENALE
E DEL III CONGRESSO DELL'ASSOCIAZIONE LATINOAMERICANA
DI DIRITTO PENALE E CRIMINOLOGIA
Signor Presidente e
signor Segretario Esecutivo,
… desidero esprimervi il mio
ringraziamento personale, e anche quello di tutti gli uomini di buona volontà,
per il vostro servizio alla società e il vostro contributo allo sviluppo di una
giustizia che rispetti la dignità e i diritti della persona umana, senza
discriminazioni, e tuteli dovutamente le minoranze.
Sapete bene che il Diritto
Penale richiede una messa a fuoco multidisciplinare, che cerchi di integrare e
di armonizzare tutti gli aspetti che confluiscono nella realizzazione di un
atto pienamente umano, libero, consapevole e responsabile. Anche la Chiesa
vorrebbe dire una parola come parte della sua missione evangelizzatrice, e in
fedeltà a Cristo, che è venuto per «proclamare ai prigionieri la liberazione» (Lc 4, 18). Perciò, desidero condividere
con voi alcune idee che serbo nell’animo e che fanno parte del tesoro della
Scrittura e dell’esperienza millenaria del Popolo di Dio.
Fin dai primi tempi cristiani, i
discepoli di Gesù hanno cercato di far fronte alla fragilità del cuore umano,
tante volte debole. In modi diversi e con svariate iniziative, hanno
accompagnato e
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