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sabato 23 giugno 2012

ANCORA MISTICA

Dopo quello della tonsura, questa mattina alla Messa un altro amico è arrivato scalzo e ha voluto parlarmi. Mi ha detto:
 - Io sono dell’Ordine dei Carmelitani scalzi!.
– Non è certo un peccato!...
Questi flash divertenti vi fanno capire quanto alcuni di loro a livello della religione sono talvolta confusi.
Non è una novità per me, perché in convento, spesso arrivavano giovani che cercavano solo un rifugio da un mondo che li travolgeva, non offriva loro sicurezza o semplicemente cercavano un’identità.

venerdì 22 giugno 2012

MISTICA DELLA TONSURA

Quando sono arrivato all’O. P. G., tre anni fa, ho trovato qualcuno con una conciatura di cappelli veramente strana e mi ha colpito moltissimo. Sul momento ho pensato che avessero imposto a questi fratelli quel taglio di capelli.
Oggi so che certe fantasie sono il volere preciso dell’internato interessato e devo dire che normalmente non si vede nulla che di  molto normale.
Non era successo ancora che qualcuno di loro esibisca una tonsura da prete dei tempi che furono. Una tonsura rotonda, visibilissima sulla sommità del cranio, perfettamente ecclesiastica. Oggi abbiamo questo in O. P. G. e quel amico mi dice: dobbiamo parlare; parlare di santità, voglio diventare come i santi eremiti.          
Chiaramente una chiamata da parte di Dio si manifesta molto diversamente: con la gioia e i frutti dello Spirito, con una costanza che è segno della presenza di Dio e che non si vede, purtroppo, in questi amici.
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mercoledì 20 giugno 2012

TUTTO OK!

 Il gruppo di canto dell'O. P. G. come frutto del lavoro di questo anno ha inciso un CD musicale, disponibile presso l'Istituto stesso.

lunedì 18 giugno 2012

DAVVERO BUONA LA CUCINA NAPOLETANA!

Siccome quelli che escono si fanno sempre un piccolo pranzetto fuori, i nostri animatori del laboratorio teatrale hanno trovato ingiusto che i loro attori, vietati di uscita per i motivi già detti, fossero anche privati di questo momento. Hanno quindi organizzato il 7 giugno e portato dentro un bel pranzetto che, da vedere le facce, ha rallegrato tutti. Anche il Cappellano che, quando si tratta di fare penitenza è sempre invitato e non si può certo tirare indietro.
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PER DEVOZIONE DEL PERSONALE E DEI RICOVERATI

Il primo giugno abbiamo inaugurato un'edicola con la statua del Sacro Cuore di Gesù. L'idea è venuta ad un agente quando è stato abbattuto un albero. Ha fatto tagliare il tronco in modo da poter accogliere una piccola cappella. L'inaugurazione, con lo scoprimento di una targa, la piantumazione di un piccolo Ulivo, albero simbolo della Pace, è stato un momento molto intenso al quale hanno partecipato la Direzione, il personale e i ricoverati. I brani della Scrittura, letti mentre camminavamo in processione, dicevano che, malgrado tutte le differenze tra noi e i vari motivi che ci hanno portato a spendere una parte della nostra vita in questa struttura, siamo un corpo solo e che il progetto di Dio ci edifica tutti insieme, soprattutto quando i più forti, a tutti i livelli, si prendono cura dei più deboli.


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domenica 17 giugno 2012

CIO' CHE VORREMMO SEMPRE VEDERE

Il 13 giugno siamo andati con un gruppetto di internati al mare a Lago Patria. Arrivando sulla spiaggia  ho scattato questa foto. Questo vorremmo sempre vedere: i cancellli aperti e dietro i cancelli aperti, la spiaggia e il mare o qualunque situazione di vera libertà. Posso dire che è stata una bellissima giornata. Qualcuno non usciva dal carcere da 12 anni! Per tutti loro è stato l'occasione di vedere il mondo di fuori, la gente, di tufarsi nell'acqua, di   ritrovare la sensazione dei piedi nudi sulla sabbia. "I'd rather feel the earth beneath my feet", cantavano Simon and Garfunkel. A proposito, mi sembra che troppi di noi, malgrado gli avvertimenti dei medici riguardo alle allergie crescenti, ecc., sono vittime più o meno coscienti di una mentalità che ci allontana ogni giorno maggiormente dalla vita naturale: questo non protegge l'uomo dalle malattie e dai pericoli, anzi, lo indebolisce sempre di più sul piano fisico e psichico.

giovedì 7 giugno 2012

28 GIUGNO, GRANDE TEATRO ALL’O. P. G.

il gruppo teatrale dell’O. P. G. presenterà il 28 giugno alla presenza di un pubblico scelto la commedia che ha preparato durante questi mesi. Purtroppo alcuni degli attori non hanno la possibilità di uscire[1] per cui la rappresentazione si farà “intramuros”, nel teatro dell’O. P. G. Ma non sarà senza pubblico, malgrado l’orario improvvido (le 13). Oltre gli amici internati e il personale, che potranno partecipare, la Direzione inviterà amici che hanno qualche interesse per l’O. P. G. e sono spesso già benefattori della nostra piccola realtà, pregandoli di mettere da parte ogni impegno e di venire per incoraggiare i nostri attori. È anche un’occasione semplice per aver un contatto concreto con la realtà dell’O. P. G. entrando per un paio d’ore all’interno stesso dell’Istituto. Penso che, anche se breve, questa piccola incursione possa servire ad abbattere i muri dell’ignoto, dell’indifferenza o del timore di fronte all’O. P. G.


[1] In genere perché non sono definitivi. È un aspetto legale insuperabile anche se, riguardo alla persona non significa nulla, in particolare non indica nessun grado di pericolosità.
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lunedì 4 giugno 2012

GITA A VISCIANO IL 24 MAGGIO

 Un grazie grande grande come il nostro cuore ai Padri della Redenzione di P. Arturo (già Servo di Dio a sei anni dalla morte beata) che hanno accolto alcuni di noi nell'Eremo camaldolese di Visciano. P. Arturo l'ha raccolto dalla comunità camaldolense che doveva lasciarlo, e gli ha conservato il suo carattere di centro di silenzio e di spiritualità, pur aprendolo al suo carisma missionario.
Dal Belvedere scopriamo il Vesuvio da un lato per noi napoletani inconsueto, scopriamo l'archittettura monastica (abbiamo visitato un eremo trasformato in museo per spiegare tutta la vita eremitica) la chiesa e l'allevamento didattico, le api, la cantina dove si fa il vino dell'eremo, l'erboresteria, e

venerdì 1 giugno 2012

ROBBA DA MATTI

Da qualche giorno un nostro amico porta tutto fiero un nuovo paio di occhiali bianchi, che gli donano veramente. L’unica cosa che colpisce il nostro senso abitudinario è che questi occhiali sono … senza i vetri!!!

All’inizio del mio servizio all’O. P. G. un internato mi chiama e mi dice:
“dammi una sigaretta, ma la voglio guadagnare, ti racconto una barzelletta…”.
-          “ok! Ben volentieri!”.
-          “c'era una volta un signore che entra in O. P. G. si guarda intorno, vede un matto e gli chiede: “quanti matti siete qui dentro?”. E quello gli risponde: “Dentro i matti si contano, fuori non si contano…”.

A proposito di quanti matti stiamo dentro e fuori, un altro amico è tornato all’O. P. G., evaso dalla comunità dove avrebbe dovuto trovare una sistemazione degna, lontana dall'orrore degli O.P.G. È scappato quattro giorni fa. Portava addosso gli stessi calzini da quindici giorni, i piedi pieni di vesciche, era completamente scompensato segno che il trattamento non era certamente idoneo.
Purtroppo non è il primo a far così ritorno all’O. P. G. perché si trovava meglio in O.P.G. che in comunità e questo ci fa tanto male, per loro e per il lavoro che facciamo.