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sabato 31 dicembre 2011

BUONA FINE! BUON INIZIO!

di Frà Sereno

Lello ve l’ha detto, finalmente il nostro Blog riparte, su un altro sito per i problemi tecnici di Splinder.
Buona Fine!
Sabato 24 Messa di Natale molto partecipata con gli internati e un po’ di personale in più per l’occasione e la presenza del Direttore, del Direttore Sanitario e del Comandante. Alla fine un panettone di auguri offerto dall’Area Sanitaria.
Martedì 27 per la seconda volta il Cardinale è venuto a condividere con noi il pranzo, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Ci sono stati alcuni progressi nei confronti dell’anno scorso che era la prima esperienza (sia il Cardinale che la Comunità di Sant’Egidio già entravano all’O. P. G. almeno una volta all’anno):
- avevo chiesto l’anno scorso al Cardinale di salire nelle corsie. Non poteva perché doveva andare a Scampia, dove la notte precedente c’era stato un attentato intimidatorio nel cantiere della nuova Chiesa, un modo per “invitare” la ditta appaltatrice ad assumere operai “amici”. Il Cardinale andava lì a portare il suo conforto e il suo appoggio al parroco e alla comunità parrocchiale. Quando con molta delicatezza, Antonio Mattone, il coordinatore di Sant'Egidio, mi ha chiamato per chiedermi cosa desideravo per la festa sono rimasto sul momento interdetto perché la Comunità di Sant'Egidio ha molta esperienza spirituale e tecnica di queste iniziative, ma poi ho colto l'occasione per insistere affinché il Cardinale prevedesse quest’anno nel suo programma di salire in corsia  affinché nessuno rimanga escluso dalla festa, e il Cardinale e la Comunità non si sono tirati indietro. Il pranzo di festa è stato portato direttamente dai volontari di Sant’Egidio e non dal personale e alla fine il Cardinale è salito percorrendo una sezione e donando le sigarette.
Se il Signore ci dona di vivere un altro pranzo natalizio spero che potrà salutare gli internati di tutte e quattro le sezioni.
- l’anno scorso un internato che passava un momento delicato, durante il pranzo aveva gridato: “abbasso il Cardinale, abbasso Sepe”. Era stato un po’ mortificante per noi e poco carino per il Cardinale anche se sapevamo che senza dubbio poteva capire. Questa volta, la mattina, ritrovo il nostro amico vestito molto elegantemente e un po’ agitato. “Che succede?” “Eh, sai, se il Cardinale mi riconosce e si ricorda di quello che ho fatto l’anno scorso?”. Tutto è andato benissimo, quel amico è stato fatto sedere proprio alla tavola del Cardinale… Questo anno invece il segno era opposto. C’è un nuovo amico che si mette spesso a pregare in modo entusiastico a voce alta. Per cui anche durante il pranzo per ben tre volte si è messo a gridare: “Viva Gesù, viva la Madonna, viva la Chiesa Cattolica, viva il Cardinale, viva Sepe” e un sacco di altri viva più o meno comprensibili. Per farlo smettere basta un bel applauso. L’abbiamo fatto di cuore…
- la paura di chi lavora giorno dopo giorno all’O. P. G. è che gli internati e il personale vengano strumentalizzati. L'anno scorso nei commenti precedenti e successivi al pranzo tra il personale emergeva spesso il timore che tutte queste autorità, queste telecamere, quei discorsi, fossero solo una passerella per le personalità istituzionali presenti.
Già questo anno i discorsi sono stati molto meno numerosi e più sobri, la presenza dei giornalisti e delle televisioni meno calcata. Segno che, fin dall’anno scorso era l’amicizia che aveva motivato la partecipazione di tante personalità a questa iniziativa che nasceva dalla carità pastorale. Da una parte la novità dell’evento e l’emozione per alcuni che entravano per la prima volta in un O. P. G. spingeva a dire qualche parola, dall’altra è un bene che la presenza del Vescovo dia visibilità a questi fratelli e ai loro problemi. Credo che camminiamo veramente nella direzione giusta.
Questa mattina, 30 dicembre, c’era un controllo a sorpresa dei N.A.S. Tutto tranquillo.
Buon Inizio!
Anno 2012, anno di chiusura degli O. P. G.?
La voce gira insistente. Si parla di marzo 2012, ma sarà solo l’inizio di un processo lento e ponderato e sicuramente l’O. P. G. di Napoli sarà l’ultimo a chiudere. Infatti si tratta del bene di persone indifese e non di una lotta ideologica.
Sul piano dei principi – che sono importanti – sarà solo una giusta riparazione perché finora l’ordinamento italiano permette di incarcerare persone dichiarate innocenti da un Tribunale. Come si vede è una contraddizione in termini.
Sul piano concreto speriamo che sarà un miglioramento sostanziale per ciascuno dei nostri amici.
In un prossimo post cercherò di spiegare meglio tutti gli aspetti della questione della misura di sicurezza, anche per togliere di mezzo alcuni pregiudizi che sento ripetere sia riguardo ai nostri amici che al personale che li cura con senso del dovere e spesso con grande amore.
BUON 2012 A TUTTI!

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