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sabato 24 dicembre 2011

12 settembre, notizie di una calda estate...


0203GdlSerna12 settembre. Grazie a tutti i visitatori del nostro blog, rimasto un po’ fermo per “caldo estivo”. È ora di ripartire anche migliorando la presentazione, senza pretese.  Ho “ripreso” a metà agosto ma, con settembre, sono le attività che ci hanno ripreso tutti. Si sono ripopolati strade negozi O. P. G. e parrocchia. Gli spostamenti sono ridiventati un problema.   Arriva ora l’apertura della scuola e il caos sarà quello pienamente “normale” ma con anche tutte le cose interessanti che porta --br-- questo movimento.


Qualche notizia del nostro O. P. G.:


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L’arrivo di tanti “nuovi aggiunti” di cui ho parlato nel post “turnover e futuro”, proprio durante l’estate quando tutte le fasce di personale sono dimezzate per giuste vacanze, ha creato problemi e tensioni particolari:


in effetti l’adattamento delle personalità tra vecchi e nuovi costa sempre fatica a tutti. Poi ogni internato nuovo deve essere accolto con varie pratiche amministrative. Se i nuovi sono molti c'è l’intasamento e con l’allungamento dei tempi di attesa, l’internato si chiede perché nessuno lo riceve, moltiplicata le richieste, si ribella nella sua precarietà. Inoltre, normalmente chi arriva è povero: il tempo di avvertire la famiglia, di far venire i suoi soldi o i suoi effetti se proviene da altro carcere, ecc. si trova col minimo. Non solo, ma forse sapete già che è tradizione nelle carceri che chi se ne va, sopratutto se torna alla libertà, ma anche in caso di semplice trasferimento, regala con generosità le sue cose ai fratelli che rimangono. Il motivo è sopratutto di solidarietà nella pena tra carcerati. Altre volte il detenuto ha fatto debiti e la partenza è il momento di saldarli per cui parti senza nulla. A volte i bagagli di effetti personali non seguono immediatamente il trasferito, e capita lo stesso per i soldi. Per questi vari motivi la regola generale vuole che il “nuovo aggiunto” dica: ho bisogno di tal o tal altra cosa, l’avevo ma l’ho lasciata al carcere dove stavo prima.


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Quest’estate è stata particolarmente dura per quanto riguarda le sigarette anche se la Provvidenza si è servita di amici che hanno fatto uno sforzo speciale per stemperare l’emergenza. Tra questi amici particolarmente preziosi c'è stato anche il nostro Cardinale che prima di partire per alcuni giorni di vacanze, ha pensato a mettere da parte due stecche per i nostri amici. Oltre le sigarette in sé (2 stecche in tempo normale rappresentano appena 2 giorni di “consumo”, 5 giorni d’estate) mi ha rallegrato molto l’attenzione concreta del Padre della Diocesi per questi fratelli considerati “nessuno” dal mondo.


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Il laboratorio di teatro riaprirà questa settimana e vedremo quale bella storia i nostri ragazzi metteranno in scena.


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Mercoledì è la s. Crescenzio e la Diocesi sarà in festa celebrando a questa data anche la riapertura dell’anno pastorale. C'è un post speciale per questo evento. Il grande amico dell’O. P. G. che è il nostro vescovo lo merita pienamente.


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La serra ha “contaminato” i dintorni trasformandoli in un piccolo orto, un po’ pieno di erbacce ma rigoglioso. Fra poco potremo mangiare i semi di girasole dell’O. P. G.! chi sa se potremo un giorno mangiare banane dell’O. P. G.? in fondo all’orto, cresce un piccolo banano che avevo portato l’anno scorso.


Innaffiato con amore dagli internati soci della cooperativa, dispiega una foglia nuova dopo l’altra e caccia qualche nuova piantina. Ho tentato a luglio un altra piantagione di banani, a ridosso delle mura, nella parte più calda e riparata, ma per sperare di avere successo avrei dovuto innaffiare ogni giorno. Invece sono partito per la Francia in famiglia. Ritenteremo alla prossima primavera. Le nostre mura carcerarie così spesse e alte (10 metri?) e così inutili per custodire persone che spesso sono capaci a stento di stare in piedi, possono diventare un buon riflettore di calore e un sovrabbondante riparo dal vento. Spero veramente che oltre l’effetto bellezza, questa pianta semplice e allo stesso tempo speciale che è il banano, grazie alle mura, possa realmente dare fiori e frutti che, perché no, arrivino a piena maturazione. Vi farò sapere.


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Un’altra pianta speciale all’O. P. G. è il glicine che è stato portato direttamente dalla vecchia sede. Tutti hanno nostalgia dell’immenso glicine nel chiostro del vecchio O. P. G. e tengono al suo rampollo che si è trovato inglobato nella serra.


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All’inizio di agosto è venuto il Sindaco di Napoli, De Magistris, per una visita fraterna all’O. P. G. Ha chiesto a tutte le carceri di dare l’esempio per la raccolta differenziata dei rifiuti .


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Il 30 agosto il Comune ha offerto ai degenti una festa con qualche cantante classico napoletano. Festa molto apprezzata. Circa 60 degenti hanno partecipato.


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Il servizio interno di manutenzione sta modificando la sala colloqui, dove si svolgono gli incontri con i familiari alla cattiva stagione. Era una sala tutta in lunghezza , con a un’estremità, una garitta vetrata con un agente. I familiari entrano da una parte e dall’altra i degenti. Si sedevano di fronte gli uni dagli altri divisi da un muretto sormontato da una tavola di marmo che correva in mezzo alla sala. Mancava solo il vetro blindato. Questo muretto era giustificato forse dal timore, quando è stato costruito per i detenuti del carcere, che sotto il tavolo ci fossero passaggi di droga o altre cose illecite. Con gli internati questo rischio è inesistente e d’estate tutti siedono liberamente attorno a tavolini all’ombra di qualche albero. Il muretto era dunque inutile e si è deciso di abbatterlo. È stato un lavoraccio per la sua qualità “esagerata”: dentro c'era una quantità di tondini di ferro assolutamente sproporzionata ai bisogni di solidità del muro. Misteri della vita! 04--0080GdlSerna-00494 R


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Il progetto Cappella Esterna aspetta ancora che il palo della luce pericolante sia riparato. Nel frattempo è purtroppo impossibile lavorare in quello spazio.


Il progetto ha subito anche qualche modifica: le immagini inserite nella foto del progetto pubblicato sul blog non sono disponibili.


In Francia ho fatto altre ricerche e contattato persone e amici che seguono scuole di iconografia, invano. Prima di ripartire per l’Italia ho girato per Parigi, in particolare l’immensa libreria de “La Procure” e altre librerie e negozi di oggetti sacri.


Mi è piaciuta la riflessione di una commessa: “ma signore, se vuole un mio buon consiglio, per queste cose, l’ideale sarebbe cercare in Italia! …


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Allora ho pensato a Kiko Argüello, l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale che è pittore e, come servizio alle comunità e a varie chiese, ha ripreso la pittura e fatto opere pregevoli. Non ha mai voluto diritti d’autore per l’uso delle sue icone.


Perché non averci pensato prima? Credo che sia stato un riflesso consolidato in me: da tanti anni accompagno le comunità neocatecumenali con grande profitto per la mia vita spirituale personale ma non voglio imporre la mia esperienza e sensibilità, e ho visto anche che è spesso controproducente vedersi affibbiato un’etichetta “neocatecumenale”. Crea spesso tante precomprensioni.


Ma di fatto è la soluzione unica per adesso e anche molto semplice, con la certezza di una qualità liturgica eccellente.

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