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sabato 24 dicembre 2011

Cosa serve per gli internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario

di Fra' Sereno


Gli Internati sono tutti uomini, di tutte le età e condizioni. Sono in media 120, con una parte stabile di circa 80, il resto ha una rotazione molto elevata, dovuta, grazie a Dio ai collocamenti in comunità o ai ritorni definitivi nella propria famiglia ma per lo più la rotazione è dovuta a coloro che vengono in osservazione psichiatrica per 30 giorni e poi ricevono una destinazione.

Ogni fratello che parte è a breve sostituito da un altro, che proviene dalla libertà o stava già in carcere e ha perso lì il suo equilibrio psichico tanto da risultare incompatibile con il regime carcerario. Una parte esigua viene da altri O. P. G.



Chi segue l’impegno dei volontari della Cappella dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli sa che gli Internati hanno bisogno di tutto ciò che serve alla vita quotidiana di un uomo come vestiario e oggetti per la toilette. Perfino la carta igienica. Chiedo scusa per il particolare poco elegante ma molto concreto e vero. Infatti, come in tutte le carceri italiane gli internati devono procurarsi a proprie spese la carta igienica perché quella che dona lo Stato è radicalmente insufficiente. Ci chiedono finora solo vestiti, dalla testa ai piedi, e bagno doccia, shampoo, sapone, ecc.--br--


Alcuni sono seguiti con amore e mantenuti puliti in modo magnifico dalle loro famiglie. Altri non sono capaci di badare a se stessi e fanno un consumo altissimo di panni e, per un nesso logico abbastanza evidente i meno capaci di curarsi sono spesso i più abbandonati dalle famiglie.

Per cui i vestiti decorosi anche se non nuovi, anche gli indumenti intimi, sono sempre benvenuti.

La Commissione Parlamentare del Senatore Marino ha notato che gli Internati dell’O. P. G. di Napoli sono vestiti in modo decoroso a lode del personale che li segue e della vostra generosità:



Alcuni degli Internati sono totalmente poveri e contano soltanto sull’aiuto esterno.



È da escludere tutti ciò che può ferire, come scarpe a tacchi duri o con parti metalliche, sciarpe, cravatte, cinture, ecc. Le scarpe con i lacci sono ammesse perché i lacci sono accorciati dal personale. Va escluso ogni prodotto a spray perché può essere fonte di incendi con persone dall’attenzione diminuita, e i contenitori metallici possono diventare pericolosi, cioè taglienti se forati. Non sono esclusi gli accendini perché insostituibili, ma, a ragione, dove si può, si cerca di evitare tutto ciò che potrebbe essere causa di incendio. Possono usare le lamette per la barba, ma il sapone per la barba deve essere in tubo di plastica e non metallico, proprio perché può diventare tagliente.



Con il fondo annuale dato dalla Diocesi si procura un sussidio mensile minimo a coloro che sono senza alcuna risorsa.


foto4[nella foto: il Direttore dell'OPG Dr Martone (a sinistra), Fra' Sereno (al centro) e il Sindaco di Marano Dr Perrotta (a destra) che ha donato due panelli per la pallacanestro]



Infine una preoccupazione del cappellano sul piano materiale è fornire sigarette, tutte rigorosamente dal Monopolio, con la “benedizione” del personale medico, a persone depresse che altrimenti avrebbero bisogno di dosi maggiori di psicofarmaci con conseguenze negative sulla salute e evidente svantaggio sul piano relazionale. La sigaretta fa veramente male (purtroppo) come fanno male gli psicofarmaci (purtroppo) ma non abbruttisce, non impedisce la vita relazionale, anzi, anche se come male minore, in qualche modo diventa occasione di vita relazionale.

Assicurato che le sigarette vengono da fonte sicura (il Monopolio) si cerca la quantità e non la finezza, quindi chiediamo le sigarette al prezzo minimo.

Il paradosso è che io che non fumo più da 30 anni tondi – per grazia di Dio – sono sempre preoccupato delle sigarette, ne ho sempre a portata di mano!

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