Visualizzazioni totali

sabato 24 dicembre 2011

Benvenuti sul blog degli Amici dell'O.P.G Napoli

Pubblicato il 27/6/2011

di Fra' Sereno
Due anni fa, quanIMG_3887do sono arrivato all’ O. P. G. di Napoli, dopo 8 anni di volontariato in carcere (non sempre a ritmi serratissimi ma 8 anni sono 8 anni) ho avuto una enorme sorpresa: entravo in un mondo che non conoscevo affatto! Anni al servizio del carcere e delle persone che gravitano attorno ti fanno sentire di cominciare a conoscere l’ambiente carcerario, le persone che lo compongono, le loro problematiche.
Le notizie dai mass media o altre fonti t’interessano subito e senti di poterle giudicare, trarne profitto.  Ma l’O. P. G. è un mondo a parte, umanamente, socialmente, giuridicamente perché riguarda essenzialmente persone che hanno, sì, commesso un reato, ma essendo incapaci di volere e intendere, non sono imputabili nel senso tradizionale ma “soggetti a misura di sicurezza per pericolosità sociale”. --br--
A fronte dei 70 000 detenuti d’Italia cosa sono 1500 persone (il 2%), anche loro carcerati ma non detenuti, che hanno commesso reati ma non sono delinquenti anzi non sono imputabili?Come può far sentire la sua voce chi è umiliato dalla malattia mentale e vive spesso in un limbo giuridico dove scompare la certezza della pena fino all’ergastolo bianco, e la possibilità di ogni progettualità vera? Come possono alzare la voce le famiglie quando sono anche loro umiliate e sole di fronte alla società per la “macchia” di avere un congiunto pazzo? A volte nella famiglia ci sono altri membri affetti dalla malattia mentale o da seri disturbi…
Ho capito che essere il Cappellano comportava anche di far conoscere fuori questo ambiente, pressato dal fatto che nei primi mesi del mio servizio ci sono stati servizi di stampa con eco nazionale profondamente disinformativi e ingiuriosi per le persone coinvolte nell’O. P. G..  Da allora, grazie a Dio, per merito di un servizio di Famiglia Cristiana (17 gennaio 2011) e di belle iniziative, tra cui l’impegno verso i sei O. P. G. italiani della Commissione parlamentare guidata dal Senatore Ignazio Marino, medico, si sono aperti squarci di informazione seria e utile a migliorare le prospettive. Non che non si sia fatto nulla prima, o che l’informazione sia ormai arrivata a tutti, ma viviamo un tempo favorevole.In quel quadro lo scopo del nostro Blog è umile e ambizioso insieme: essere al servizio di legami di amicizia operosa tra tutte le persone legate all’O. P. G. di Napoli. Un’amicizia che vuole incontrare, conoscere, aiutare, crescere insieme.
L’aiuto che sgorga e nutre l’amicizia all’O. P. G. si può riassumere in tre verbi: prevenire, accompagnare, reinserire. Ognuno di questi verbi tocca la dimensione materiale, morale e spirituale.
Dobbiamo comprendere quanto la prevenzione, il sostegno alle situazioni di disagio psichiatrico, il vincere la solitudine dell’ammalato mentale e della sua famiglia, può evitare che qualcuno commetta un reato, colpisca persone e cose, e perda la libertà, non si sa per quanto e in quali condizioni, pur essendo giuridicamente non colpevole. Vogliamo comprendere quale aiuto si può dare a questi fratelli accompagnandoli durante il tempo della loro carcerazione. Vogliamo comprendere quanto sono preziose le iniziative di reinserimento nella comunità civile e religiosa di questi fratelli. Ci sono tante iniziative da mettere in atto, tanto bene da fare, tanto profitto spirituale per chi si mette a servizio di Cristo, ammalato e carcerato insieme, chi riparte dalle membra più deboli del Suo Corpo.  “Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.”! (1 lettera di san Paolo ai Corinzi  capitolo 12, versetto 25-27)

Fra Sereno

Nessun commento:

Posta un commento