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venerdì 26 dicembre 2014

SERVIZIO DELLA CAPPELLA ALL’O. P. G. OTTOBRE 2013 – OTTOBRE 2014

come ogni anno ho fatto una relazione al Cardinale sull'attività della cappella dell'OPG. La pubblico qui nella sua quasi totalità.

Il pranzo di prima comunione di Sabrina con i nostri amici.

Voglio ringraziare il Signore per questo anno:

v     Per grazia di Dio non c'è stato nessun suicidio né tentativo di suicidio in questi 14 mesi. I due suicidi dell’anno scorso erano i primi da quando sono arrivato all’O. P. G., nel 2009. L’anno scorso risulta finora un’eccezione e speriamo che tale rimanga.
v     Un anno quindi relativamente calmo con un personale operoso e di cuore.

Prima di sottolineare altri motivi di ringraziamento facciamo il punto sulla situazione generale.
v     CHIUSURA DEGLI O. P. G.:
come si sa, gli O. P. G. sono chiusi per legge dal 31 marzo 2013. Siamo oggi alla seconda proroga, fino al 31 marzo 2015. Il mese scorso in Parlamento i due ministri, della Sanità e di Grazia e Giustizia, hanno ipotizzato congiuntamente una nuova proroga, di due anni. Le notizie contraddittorie si rincorrono e, almeno al nostro livello, mio e del personale, non si sa nulla. La REMS (Residenza di Esecuzione delle Misure di Sicurezza) la cui apertura a Napoli era stata annunciata per prima della scadenza del 31 marzo 2014, sono ancora da aprire in data sconosciuta.
Dopo la partenza del Direttore Dottor Martone, l’O. P. G. è stato guidato in modo provvisorio dal carissimo Dottor Marco Casale. Da poco ha un nuovo Direttore in pianta stabile, il Dottor Carlo Brunetti, che manifesta eccellenti capacità tecniche e umane.
Sembra dunque che siamo ancora lontani dalla chiusura concreta dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli, anche, a quanto sembra, per ragioni di scelte “politiche” tra Aversa e Napoli.
v     MODIFICHE CONCRETE ALLO STATUTO GIURIDICO DEGLI INTERNATI
D’altro canto, la legge di chiusura degli O. P. G. è stata migliorata a maggio scorso da un provvedimento che introduce alcune novità molto importanti. In particolare ciò che era già possibile leggendo un po’ tra le righe è esplicitamente raccomandato e cioè, che al momento dell’arresto si eviti l’ingresso in O. P. G. trovando sul territorio soluzioni alternative all’internamento. Si spera che questa possibilità diventi prassi sempre più comune. Inoltre è stato cancellato “l’Ergastolo Bianco”, applicando alle misure di sicurezza, in modo vincolante, il concetto di “massimo edittale”: una persona internata non potrà più trascorrere in O. P. G. un periodo superiore alla pena massima consentita dalla legge se si fosse trattato di una persona sana di mente condannata per lo stesso reato. Rimane ancora lo scoglio degli “Internamenti Provvisori” che non hanno scadenza fissa. Sembra pure spuntare anche un modo sbrigativo di "aiutare" alla chiusura degli OPG. Per la seconda volta viene tolta la pericolosità sociale a internati che non hanno un punto d'appoggio alla loro uscita e rischiano di trovarsi a vivere per strada, con tutte le conseguenze. Così tutto il lavoro fatto per creare percorsi di reinserimento viene vanificato e il nostro amico si trova letteralmente "scaricato". Racconto in questa relazione un caso che si è risolto, temporaneamente, molto bene, ma, di recente, un altro caso è partito proprio male. 

v     ALTRE CONSEGUENZE DELLA RIFORMA MARINO
Benché, quindi, l’O. P. G. non sia ancora concretamente chiuso, la riforma Marino produce frutti:
-          numero e qualità dei ricoverati: dagli oltre 130 ricoverati di 5 anni fa, in questo anno si è oscillato attorno alle 100 presenze (94 ricoverati al 1° ottobre, 100 al 1° dicembre). Il numero rimane alto per via di un turnover sempre più elevato. Infatti, dal 1° gennaio al 1° dicembre 2014 ci sono stati ben 108 nuovi ingressi! Nello stesso periodo l’O. P. G. di Aversa ne ha avuto solo 14. Dei 130 internati di 5 anni fa meno di 10 sono ancora presenti (qualcuno proprio a titolo di “internamento provvisorio”). Dei 96 presenti al 1° gennaio 2014, meno della metà sono ancora all’O. P. G. e tra questi c'è qualcuno già ritornato da un fallito inserimento esterno. Tra chi è entrato e uscito nel corso dell’anno 2014 molti sono casi trattati con cura e celerità, gli altri sono i ricoverati in osservazione psichiatrica per 30 giorni.
-          Il turnover elevato comporta per la cappella occasioni di spesa per i nuovi arrivati che annulla il risparmio che dovrebbe venire dal ridimensionamento del numero degli ospiti. Il turnover provoca anche una maggiore difficoltà per conoscere tutti.
-          Regionalizzazione: è più marcata con due conseguenze. Meno stranieri: dal 20 al 10 % circa. In quanto italiani sono quasi tutti “Cattolici” (a Messa vengono abitualmente circa 40 ricoverati).

Tra i motivi di ringraziare il Signore in questo anno si possono sottolinearne alcuni:

mercoledì 24 dicembre 2014

BUON NATALE

Ecco Natale e la sua grande gioia. Avevo abbandonato il nostro blog da mesi. Eppure c'era molto da dire. Riprendendo questo blog tenterò di dire tutto ciò che può interessare.
Ero rimasto senza scrivere perché questo è stato un periodo complicato per me. Con una decisione presa dal Vescovo all'inizio di luglio e conosciuta da me ad agosto, ho lasciato la parrocchia di santa Maria delle Grazie a Ponticelli per la parrocchia di san Castrese a Marano. La decisione doveva avere effetto dal 1° settembre. Sono arrivato a san Castrese solo il 17 dicembre, primo giorno della novena di Natale! Ho servito la parrocchia di santa Maria delle Grazie durante 23 mesi.
Questo tempo un pò convulso e di sofferenza anche per me e soprattutto per la gente del Rione è stato l'occasione per il Vescovo di comprendere che la soluzione da tentare per sostituirmi a santa Maria delle Grazie era forse l'idea che avevo proposta: un'equipe pastorale guidata da un diacono con l'apporto qualificato di un sacerdote solo quando serve.

In ogni caso sono contento di aver chiuso la mia permanenza a Ponticelli con una gita offerta ai nostri amici internati dell’O. P. G. da una famiglia di Santa Maria delle Grazie, come pranzo per la Prima Comunione della loro figlia. Grazie alla piccola Sabrina. Penso che nessuno ha avuto una festa di Prima Comunione così bella.
Il papà, leggendo il Vangelo, era stato colpito da una frase di Gesù: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Luca 14,12-14