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venerdì 27 dicembre 2013

CONVEGNO CAPPELLANI DI CARCERE, DISCORSO DEL PAPA

Non avevo scritto per molto tempo, non perché non fosse successo nulla, anzi.
Per esempio c’è stato il Convegno nazionale dei Cappellani di Carcere che merita svariati Post. Durante questo Convegno così ricco ci è stata concessa un’udienza con Papa Francesco, prima dell’Udienza Generale del mercoledì che, da sola, valeva la pena di partecipare al Convegno.
Ecco quello che ci ha detto Papa Francesco. Meditate gente …
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL CONVEGNO NAZIONALE 
DEI CAPPELLANI DELLE CARCERI ITALIANE
Aula Paolo VI Mercoledì, 23 ottobre 2013
Cari Fratelli,
vi ringrazio, e vorrei approfittare di questo incontro con voi, che lavorate nelle carceri di tutta Italia, per far arrivare un saluto a tutti i detenuti. Per favore dite che prego per loro, li ho a cuore, prego il Signore e la Madonna che possano superare positivamente questo periodo difficile della loro vita. Che non si scoraggino, non si chiudano. Voi sapete che un giorno tutto va bene, ma un altro giorno sono giù, e quell’ondata è difficile. Il Signore è vicino, ma dite con i gesti, con le parole, con il cuore che il Signore non rimane fuori, non rimane fuori dalla loro cella, non rimane fuori dalle carceri, ma è dentro, è lì. Potete dire questo: il Signore è dentro con loro; anche lui è un carcerato, ancora oggi, carcerato dei nostri egoismi, dei nostri sistemi, di tante ingiustizie, perché è facile punire i più deboli, ma i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque. Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna; Lui è lì, piange con loro, lavora con loro, spera con loro; il suo amore paterno e materno arriva dappertutto. Prego perché ciascuno apra il cuore a questo amore. Quando io ricevevo una lettera di uno di loro a Buenos Aires li visitavo, mentre ora quando ancora mi scrivono quelli di Buenos Aires qualche volta li chiamo, specialmente la domenica, faccio una chiacchierata. Poi quando finisco penso: perché lui è lì e non io che ho tanti e più motivi per stare lì? Pensare a questo mi fa bene: poiché le debolezze che abbiamo sono le stesse, perché lui è caduto e non sono caduto io? Per me questo è un mistero che mi fa pregare e mi fa avvicinare ai carcerati.
E prego anche per voi Cappellani, per il vostro ministero, che non è facile, è molto impegnativo e molto importante, perché esprime una delle opere di misericordia; rende visibile la presenza del Signore nel carcere, nella cella. Voi siete segno della vicinanza di Cristo a questi fratelli che hanno bisogno di speranza. Recentemente avete parlato di una giustizia di riconciliazione, ma anche di una giustizia di speranza, di porte aperte, di orizzonti. Questa non è un'utopia, si può fare. Non è facile, perché le nostre debolezze ci sono dappertutto, anche il diavolo c'è dappertutto, le tentazioni ci sono dappertutto, ma bisogna sempre provarci.
Vi auguro che il Signore sia sempre con voi, vi benedica e la Madonna vi custodisca; sempre nella mano della Madonna, perché lei è la madre di tutti voi e di tutti loro in carcere. Vi auguro questo, grazie! E chiediamo al Signore che benedica voi e i vostri amici e amiche delle carceri; ma prima preghiamo la Madonna perché ci porti sempre verso Gesù: Ave Maria....
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giovedì 26 dicembre 2013

IL FILM DA VEDERE

sabato 28 dicembre alle ore 19.00 alla Casa Regina Mundi dei Padri della Redenzione in via Umbria, 10 a Melito (sembra di essere a Scampia ma è sul comune di Melito, vicino all' M.D., a 400 m. dal Carcere di Secondigliano) c'è la proiezione del Film "Le Stanze Aperte" girato dentro l'O.P.G. e con gli Internati. Un film che mostra la complessità della malattia mentale e della questione della chiusura degli O.P.G., e la bellezza dei nostri amici.
Ingresso libero. Alla fine ci sarà una colletta per gli Amici dell'O.P.G., sperando che potremo così comprare loro un nuovo calciobalilla. Vi aspettiamo.
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UN JOYEUX NOEL, DAVVERO!

Un Joyeux Noel davvero, un Buon Natale a tutti. Riprendo il contatto con voi dopo troppo tempo, con una buona notizia. Il ragazzo francese di cui vi ho parlato sta finalmente a casa dopo aver fatto quattro O. P. G. (su sei in Italia, è un record) e più dei due anni di misura di sicurezza che gli erano stati inflitti perché, sentendosi male e di passaggio in Italia aveva chiamato un taxi per essere portato in Ospedale, con pienamente l’intenzione di pagarlo. Il tassista, poveretto, vedendolo così stralunato ha esitato molto volendo rifiutare questo cliente che non gli diceva nulla di buono, e il nostro amico ha perso la pazienza e ha strattonato l’autista fuori dal suo veicolo dicendo se è così, lasciami il taxi che ci vado da solo in ospedale…. Due anni di carcere per un malinteso assurdo! Tutto è bene ciò che finisce bene. Il Console francese che aveva preso a cuore questo ragazzo è stato molto felice quando gli ho comunicato la buona notizia.
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lunedì 30 settembre 2013

VISITA PARLAMENTARE: VEDO CHE QUI QUESTE PERSONE RICEVONO TANTO AFFETTO!

___Probabilmente a causa degli ultimi avvenimenti ai quali ho accennato nel post precedente, questa mattina entrando in OPG ho incontrato una delegazione in visita ufficiale guidata da un Parlamentare donna membro della Commissione Giustizia del Parlamento. Certo non possiamo anticipare le conclusioni ufficiali ma penso che saranno veramente positive. Infatti era la fine della visita e lei mi ha detto: "Vedo che qui, queste persone ricevono tanto affetto!" Devo dire che è sempre un balsamo prezioso per tutti noi che ci sentiamo così piccoli di fronte ai drammi e alle sofferenze di questi nostri amici e ce la mettiamo tutta per stare al loro servizio senza mai sentire di aver raggiunto la perfezione
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LAZZARO, POVERO E COPERTO DI PIAGHE, ACCOMPAGNATO DAGLI ANGELI ...

Dopo Aniello, muore Daniele di infarto, e Luciano si impicca. 

Luciano è rimasto pochi giorni con noi. Veniva da Poggioreale. Lui mi ha riconosciuto. Vedevo solo un volto familiare senza saperlo metterlo a fuoco nella memoria. Ci eravamo conosciuti al Reparto Verde di Secondigliano tanti anni fa. Ho capito chi fosse quando mi ha detto: "Padre, voi non mi volete più bene!" E' quello che diceva un pò a tutti. Non mi volete bene. Eppure tutti ci hanno messo del loro meglio. (il senso della foto della vecchierella con i guanti bianchi ripresa piena di gioia ad una festa dalle suore dove abita, è che la riforma della misura di sicurezza come dico sotto, permetterebbe di risolvere tanti casi di pazzerelli nostri non particolarmente offensivi).

martedì 24 settembre 2013

RICHIESTA DI UDIENZA A PAPA FRANCESCO

con l'appoggio delle due Direzioni (dell'Istituto e Sanitaria) ho chiesto per un gruppo dell'O.P.G. un'udienza a Papa Francesco. Siamo tutti in attesa della sua risposta, sperando che sarà più di un pacchetto di biglietti per l'udienza del mercoledì. Anche se questo già ci renderebbe immensamente felici, sicuri che, come è consuetudine in Vaticano da tanto tempo, il nostro statuto (purtroppo molto reale) di ammalati ci permetterà di avere un contatto un po' speciale con lui. La verità è che lasciamo fare al suo cuore spalancato alla carità, ma mangiare con lui a Santa Marta o solo poter visitare i giardini vaticani sarebbero ricordi indimenticabili. Leggendo la mia lettera il Direttore ha detto che il mio stile è quanto di meno burocratico esista. Ho risposto che leggo il libro sbagliato, la Bibbia, che non mi abitua allo stile burocratico. D'altronde lo stile napoletano come vediamo in questa statuina in vendita a S Gregorio Armeno è pieno di affetto ma non molto burocratico. Ecco la mia lettera:                  Carissimo Papa Francesco,

mercoledì 21 agosto 2013

martedì 20 agosto 2013

BUONE NOTIZIE: UNA STORIA CHE FINIRA’ BENE?

Da tanto tempo avevamo all’O. P. G. un ragazzo francese, VB. Avevo avvisato il Consolato. La prima reazione è stata lenta. Infatti a livello burocratico le cose sono sempre complicate in ogni regione sotto il sole e l’idiozia propria del sistema italiano che consegna al potere giudiziario degli innocenti già assolti crea problemi supplementari con l’Europa (al riguardo ho già detto più volte che viviamo a Napoli il paradosso in qualche modo confortante che un sistema assurdo vissuto con buona volontà e umanità da parte di ogni componente dell’Istituto ne fa un luogo migliore di tanti altri). Ricordiamo il quadro giuridico: esiste una Convenzione firmata a Strasburgo nel 1984 che si sta estendendo felicemente ad altre nazioni

lunedì 19 agosto 2013

PERSONALE DI DAVIDE 2


Avevo promesso di pubblicare un altro disegno di Davide ma ce ne sono molti altri. Molto diversi con dei motivi che ritornano e esaltano la tecnica mica male del nostro amico. Quello che non sapevo è che sa usare il colore e molto molto bene. Anzi, peccato che il mio obbiettivo di cellulare sia così povero per rendere le sfumature gioiose dei colori che usa.
La prima immagine rappresenta l’Albero della Vita che per metà è roveto ardente come nell’incontro di Mosè con Dio sul Sinai. La stella bassa sull’orizzonte è la speranza. Sembra molto lontana e molto piccola?! Il terreno dal quale le radici dell’Albero attingono la linfa sono le emozioni. Un disegno che fa realmente pensare… Bravo Davide.

mercoledì 14 agosto 2013

OCCHIALI

Un capitolo di spesa che diventa importante quest’anno è quello degli occhiali. Cosa farei io se non avessi gli occhiali? Mi sentirei più che dimezzato.
Scopro che molti dei nostri amici non ce l’hanno e anche grazie alla serenità su altri fronti li aiuto secondo i loro bisogni. Incoraggiati da chi vedono con occhiali nuovi, sempre più internati vengono a chiedere. Passano la visita dall’oculista dell’O. P. G. e portano il foglio. Posso venire loro incontro grazie alla generosità di un amico ottico che si sta preparando un pezzettino di vita eterna lavorando in perdita, il più spesso totalmente gratis.
Tra gli internati ce n'è uno che si rivolge a me da tempo ma purtroppo rompe regolarmente i suoi occhiali o graffia i vetri. Un vero disastro! E senza occhiali è molto in difficoltà anche perché è un lavorante molto generoso e impegnato (e un pò brusco nei gesti...) e gli serve vederci chiaro. Dico al mio amico ottico: in paradiso scoprirai chi sono i tuoi veri amici….
Dopo l’ennesima rottura di stanghetta, mi sono rivolto ad un altro ottico amico finora lasciato in pace perché abita abbastanza lontano. Ha messo una montatura molto più robusta e sembrava che avessimo trovato la soluzione. Siamo stati tranquilli per un mese. Eccezionale! Bastava pensarci….
L’altro giorno quando arrivo in O. P. G. l’amico sta dietro alla porta aspettando di uscire per il suo lavoro. Non mi saluta. Ha la “faccia tagliata”. Noto che porta il paio di occhiali di emergenza….
Eccomi di nuovo con gli occhiali da riparare. Un po’ di pazienza amico, è ferragosto…_____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie

sabato 27 luglio 2013

PERSONALE DI DAVIDE


Guardate queste immagini! Sono opera di un nostro amico che usa solo una semplice biro nera di poco prezzo! Mi ha dato questa mattina altre immagini che sono più guidate dalla sua fantasia e dalla sua propria simbolica e le aggiungerò prossimamente a questo blog con il commento. Intanto vi invito a notare la tecnica che riesce ad esprimere in queste immagini. Tecnica dei volti, tecnica dei volti di donna, ma anche tecnica e precisione di imitazione dei canoni delle icone per il Cristo! Potessimo aiutare ognuno a sviluppare tutti i suoi talenti! Come sapete incontriamo sempre talenti all’O. P. G. anche se, purtroppo, la regola generale nelle carceri e specialmente negli O. P. G.,  è che il livello culturale è molto inferiore alla media. Perché purtroppo? Perché la cultura significa, come principio generale, imparare anche i valori, comprendere e accettare meglio le imperfezioni della società senza cadere  nella collera, avere maggiori opportunità di lavoro che generano disciplina e dignità, riconoscimenti sociali che aiutano l’autostima. Tutto questo è importante e come non si deve mai trascurare la trasmissione della fede al ragazzo meno dotato o meno docile, meno integrato nel gruppo, perché la fede salva le persone, allo stesso modo questa attenzione per tutti deve spingere a dare la migliore educazione possibile ad ognuno. È criminale una politica che trascura la scuola o una scuola che diventa troppo ideologica. E queste cose si sono viste anche in Italia. Ma, d’altra parte, la presenza di persone altamente qualificate tra i malati mentali ci ricorda che la follia è essenzialmente un problema di equilibrio emotivo e di valori umani. E l’istruzione, le opportunità essere integrati e di svilupparsi socialmente o di avere molto da perdere con un comportamento fuori dalle regole, non bastano. Sono solo degli aiuti importanti per riuscire la propria vita e non passare la linea rossa della delinquenza e dello squilibrio mentale.

venerdì 19 luglio 2013

COLUI CHE MANGIA IL PANE CON ME E' MIO FRATELLO PER SEMPRE


Diventa una bella abitudine. Tra le uscite che facciamo a ritmo quasi mensile si è inserito tre anni fa l’invito a pranzo del Cardinale alla Curia. Questo anno sono stati gli alunni di una classe dell’Istituto alberghiero di Capodichino a cucinare e a servire. Tutto ottimo in particolare, per la prima volta per me, la tavola ornata con i fiori di radicchio e legumi vari come vedete sulle foto. Il tutto si svolge in un ottima “ambiance”. Una vera festa e un plauso grato al Cardinale e ai suoi collaboratori.

giovedì 11 luglio 2013

DIVISA E CRISTIANI, LEGALITA, PISTOLE.

I membri delle forze dell’ordine sono quasi tutti battezzati, anzi, la maggior parte sono iscritti nei registri della Chiesa Cattolica. Molti sono pure davvero credenti. C'è un vantaggio ad essere credenti quando si fa parte delle forze dell’ordine? Certamente, anzi, molti vantaggi perché come scrive Papa Francesco nell’Enciclica “Lumen Fidei” (“Luce della Fede”) pubblicata in questi giorni, la Fede è una luce che illumina tutte le dimensioni dell’esistenza dell’uomo unificandone i vari aspetti e permettendogli di fare della sua vita un cammino positivo. “Chi mi segue non cammina nelle tenebre” dice Gesù nel Vangelo secondo Giovanni. Ma veniamo ad aspetti più particolari alla vita di chi indossa una divisa: la legalità e le pistole.
Indossando una divisa diventi custode della legalità: La devi far applicare e tutti si aspettano che tu sia una persona esemplare nel rispettarla. Diventi un po’ come noi sacerdoti che dobbiamo testimoniare un messaggio con la predicazione e anche, inscindibilmente, con il comportamento. Una differenza importantissima è che uno diventa sacerdote perché chiamato da Dio e la vocazione porta con sé la grazia idonea al ministero da compiere. Invece puoi entrare nella polizia solo per lo stipendio, per esercitare un mestiere. È vero che molte “guardie”, specie se cristiani, hanno una vera vocazione da Dio a far il poliziotto, oltre che a lavorare per sostentare la propria famiglia. In ogni caso siamo sicuri che Dio dona a ciascuno le grazie necessarie per compiere il suo “dovere di stato”, in quel caso appunto tutto ciò che comporta l’essere membro delle forze dell’ordine. I poliziotti cristiani ne sono consapevoli e questo è un grande aiuto nel loro difficile mestiere. Ma il cristiano

venerdì 28 giugno 2013

IN MEMORIA DI DANIELE

Come già detto Daniele si è tolto la vita all'inizio di giugno. Un paio di mesi fa mi era arrivato un testo del cappellano dell’O. P. G. di Reggio Emilia che riporto sotto. Leggendolo sono stato colpito dai gesti del vescovo, fatti lontani dai riflettori. Quando il vescovo Massimo si china davanti al blindato per stare allo stesso livello di un internato senza gambe ho pensato a Daniele. Daniele aveva le sue due gambe ma abitualmente si affacciava alla porta della cella accovacciato dietro il blindato. Anche noi cappellani ci chiniamo davanti ai blindati, e io, perché sono all’O. P. G., ho l’occasione di farlo fisicamente sapendo che quell’uomo accovacciato nella su smorfia è Gesù stesso. Devo sicuramente farlo di più e meglio. Spero che il Signore veda il poco che ho fatto in senso positivo e non dalla parte di ciò che manca e come ho affidato Daniele alla Sua misericordia mi affido alla misericordia di Daniele-Gesù per ciò che non ho fatto per lui.
 Riceviamo da Don Daniele Simonazzi - O.P.G. Reggio Emilia

DESPONDERE SPEM MUNUS NOSTRUM


È il motto della Polizia Penitenziaria. Sono anni che vedo questa frase latina senza capirne il senso almeno il senso del verbo “despondere”. Oggi ho chiesto a qualche agente e qualcuno ha saputo rispondermi. Wikipedia poi me l’ha confermato: “Despondere spem munus nostrum” significa “Garantire la speranza è il nostro compito”. Davvero è una frase molto bella che indica proprio un carisma per dirla in linguaggio diventato cristiano. Può veramente aiutare un poliziotto a dare sempre più dignità al suo lavoro e di rimando alle  persone che avvicina ogni giorno come loro custode! Oggi c'era la festa del Corpo della Polizia Penitenziaria e si è fatto una celebrazione nel CC di Secondigliano, unendo sia il carcere di Secondigliano che l’O. P. G. Una cerimonia molto all’insegna della sobrietà per alcuni versi ma molto sentita e molto partecipata anche come numero di persone, riunendo sia attivi che pensionati del corpo.
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domenica 23 giugno 2013

CI CREDEVAMO TROPPO SICURI?

Da quando sto facendo questo servizio all'OPG di Napoli ci sono stati alcuni tentativi di suicidio e atti di autolesionismo, ma tutto si è sempre risolto prima della soglia fatale. E questo durava già da prima del mio arrivo e prima del trasloco nella sede di Secondigliano. Purtroppo questa grande consolazione non c'è più. Siamo tutti tristi e ci interroghiamo su quello che ha potuto mancare da parte nostra, anche se è chiaro che non c'è colpa professionale di nessuno. Riporto questa brutta notizia in due modi: con il commento che ne fa Ristretti Orizzonti e pubblicando una foto che ho presa proprio quel giorno in Piazza san Pietro perché accompagnavo due pullman all'Udienza con Papa Francesco. Ciao Daniele! Ti accolga il Signore nel suo Paradiso.
OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE
Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”
Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”

Napoli: due suicidi in carcere in meno di 24 ore, da inizio anno 26 detenuti si sono tolti la vita
(Dati dell’Osservatorio permanente sulle morti in carcere)
L'altro ieri, 19 giugno 2013, Esposito Aniello, 29 anni, si è impiccato utilizzando un cappio ricavato dai propri pantaloni. Era detenuto nel Reparto di Osservazione Psichiatrica del Complesso Penitenziario di Napoli Secondigliano.

martedì 28 maggio 2013

GITA A CASTEL DELL' OVO E PRANZO A PISCINOLA


Un programma molto semplice e rilassante: 1: è piovuto ieri e c'è ancora un rovescio gelido mentre vado all’O. P. G. Come sarà la mattinata? Con questo tempo eccezionalmente freddo e piovoso di maggio, al punto che tappe del Giro d’ Italia sono state modificate o annullate per neve, sarebbe molto difficile passeggiare per tempo inclemente. Invece basta dire al Direttore dell’O. P. G. incontrato entrando: fai una preghiera che non piova! Ed ecco che abbiamo una mezza giornata nuvolosa ma sempre con il sole, ventilata e bellissima. 2: come si fa con la ztl pazza di Napoli? Facciamo tutto un giro affidati alla sapienza dell’autista del pulmino ed eccoci parcheggiati in doppia fila davanti al fronte mare. Basta lasciare l’autista in macchina e tutto andrà bene. 3: una visita a Castel dell’Ovo, la prima per me.  Scalinate, panorama di Napoli e del mare, scolaresche e turisti. Siamo colmati. Un giro per il borgo marinaro e un altro caffé e riprendiamo il pulmino per andare a Piscinola dove pranzeremo. Il percorso ci porta per Posillipo. 3: ci accoglie la parrocchia di Piscinola. È l’occasione di saggiare l’accoglienza di don Lucio, il nuovo Parroco e per me, di fare meglio la sua conoscenza, ritrovando d’altro canto vecchie conoscenze tra le donne della

lunedì 13 maggio 2013

"STANZE APERTE" UN FILM ALL'OPG



          I Registi Franco e Maurizio Giordano hanno girato all’O. P. G. un bellissimo documentario "Stanze aperte" con attori presi tra i nostri amici e un vero attore professionista, Vincenzo Merolla, per collegare i vari elementi in una storia che dia senso compiuto al discorso. Il film è stato presentato nella sua categoria al festival di Cannes. Spero poter dirvi al più presto dove vederlo perché l’intenzione è di presentarlo al pubblico interessato il più vasto possibile. Intanto sarà proiettato l’8 giugno all’interno dell’O. P. G. durante una manifestazione e con invitati scelti. Un “fioretto”: Franco Giordano mi ha detto che la mia prestazione è stata apprezzata da gente del mondo del cinema, che hanno detto: “Come si può contattare questo attore, lo vogliamo scritturare, è molto bravo a fare il ruolo di frate!” La conclusione è che almeno per quello che devo fare lo rappresento abbastanza bene! È sempre incoraggiante e prende un po’ più peso la mia abitudine di dire che fra’ Sereno è un nome d’arte.

mercoledì 8 maggio 2013

STOP OPG

IL SITO DELL'ISPETTORE CAPO DEI CAPPELLANI DI CARCERE SEGNALA E PUBBLICA IL REPORT SEGUENTE CHE VOLENTIERI METTO IN RISALTO SUL NOSTRO BLOG DEGLI AMICI DELL'OPG. ANCHE SUL LAVORO DI STOP OPG E' BENE RIFLETTERE CRITICAMENTE MA, PER ESEMPIO, DICONO UNA COSA EVIDENTE: 
IN ASSENZA DELLA RIFORMA DEL CODICE ROCCO, SE SI CHIUDONO FISICAMENTE GLI OPG SI RIAPRIRANNO I MANICOMI, CIOE' LE NUOVE STRUTTURE VANTATE DA MARINO NON SARANNO ALTRO CHE I VECCHI MANICOMI DI UNA VOLTA, COME DIRE, DALLA PADELLA ALLA BRACE.

(Questa mattina è tornato un nostro vecchio amico andato in comunità l'anno scorso. Mi aveva telefonato meno di una settimana fa. Anche se riconosce tutti l'ho trovato molto peggiorato durante il suo periodo in comunità. Non è assolutamente un'accusa ad alcuno, né un vantare il nostro lavoro all'OPG di Napoli. Costato solo, e con rammarico, che affrontare il problema della malattia mentale non è poi così tanto facile.)

 Report dell’incontro straordinario del Comitato Nazionale e dei Comitati Regionali di stopOPG - Roma, 5 marzo 2013

venerdì 3 maggio 2013

CALCETTO

Ecco finalmente alcune fotografie del campetto con dei giocatori in carne e ossa che giocano sopra. A dire il vero sono pure abbastanza vecchie perché alcuni dei giocatori sono già usciti per ritornare in famiglia o andare in comunità. Il nostro campetto funziona e molto bene!_____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie

giovedì 25 aprile 2013

E' PRIMAVERA, SI RIPARTE!


Chiedo scusa alla sensibilità di qualcuno per il luogo dove ho preso queste foto primaverili. I napoletani avranno riconosciuto il memoriale di guerra di Miano, chiamato impropriamente dalla voce popolare “Cimitero dei francesi” mentre ricorda i caduti degli eserciti del Commonwealth durante la battaglia d’Italia. Ma oltre la data odierna (25 aprile) che ci riporta alla Liberazione costata appunto tra l’altro il sangue  di tanti giovani uomini venuti a combattere per la libertà da tante parti del mondo, mi è sempre piaciuta l’impostazione e la bellezza ben curata di questo luogo che non incupisce ma esalta il sacrificio e rende omaggio alla tristezza delle famiglie che hanno perso un loro membro, senza piombare in nessuna morbosità.
In questi giorni questo memoriale che si apre sull’orizzonte maestoso del Vesuvio e si affaccia sulla bellezza del “Cavone di san Rocco” esplode dei colori della Primavera.
Anche noi, con la Primavera e l’ufficialità della proroga, vogliamo raddoppiare gli sforzi a servizio dei nostri amici internati. Ringrazio anche il Signore perché, di fronte all’ennesima notizia di suicidio in un carcere (ieri), da quando sto all’O. P. G. di Napoli non ho dovuto affrontare nessun avvenimento del genere. Spero che l’O. P. G. chiuderà (al più presto se si troverà una misliore sistemazione per i nostri amici) senza che alcuno si sia tolto la vita nelle sue mura.  _____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie

DOTI ARTISTICHE


Attraverso queste immagini vi presento due esempi di artisti tra i nostri amici ricoverati all’O. P. G.
Come si vede hanno stili molto diversi ma che rivelano sempre il bisogno di esprimere graficamente ciò che uno si porta dentro. Un problema centrale dell’Umanità, anche la nostra di “uomini normali”, è di non esprimere tutta la ricchezza interiore per metterla al servizio del bene, della verità. Se ci fosse in tutti questa volontà umile e costante, quanta ricchezza e quanto potere di guarigione!
È ciò di cui ha più che mai bisogno la nostra società italiana in questo momento: uno sforzo corale per esprimere il meglio di sé al servizio di tutti. Non assistenzialismo ma credere nella persona. Purtroppo non è lo spettacolo che ha dato la nostra storia recente e in particolare la nostra classe politica presa globalmente. È più facile specializzarsi nell’accusa “degli altri” che va ben oltre la doverosa analisi dei problemi ma serve anche a giustificare la propria rabbia senza mettersi in gioco, o nel rassicurante pessimismo di chi si crede realista perché riduce tutto al minimalismo di ciò che tocca oggi piuttosto che nel vero realismo di chi crede alla promessa, per usare espressioni di Papa Bergoglio (non posso che raccomandare a tutti la lettura del piccolo suo scritto, pubblicato dalla EMI, “Guarire dalla corruzione”: è un’analisi acutissima della corruzione del cuore e se, purtroppo vi è descritta

VENTICINQUESIMO


Nel sontuoso quadro della Cappella s. Giuseppe dei Ruffi del convento delle Sacramentine di cui è Cappellano, don Franco Esposito ha celebrato il suo 25° di sacerdozio con molti amici presbiteri e alla fine, a sorpresa, la presenza paterna e fraterna insieme del Cardinale. A d Franco mi legano un po’ di cose: siamo compagni di studio alla Facoltà di Teologia, è cappellano di carcere e responsabile della Pastorale Carceraria diocesana, è il mio predecessore come parroco al Rione de’ Gasperi che ha lasciato perché, troppo preso dallo sviluppo della Pastorale Carceraria, la sua presenza in parrocchia cominciava ad essere insufficiente e ciò metteva a rischio la piccola comunità che risorgeva con lui dopo un lungo periodo di quasi chiusura. Auguri don Franco!

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mercoledì 3 aprile 2013

ANCORA PASQUA! IL NOSTRO GIOVEDI' SANTO

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Mentre Patrizia, una volontaria, allestiva all'ultimo momento una Mensa Pasquale con tutti gli elementi della Pasqua ebraica come altare della Reposizione (che fu molto visitato e apprezzato), nel Teatro vivevamo la Messa "In Coena Domini" con la lavanda dei piedi. Un momento molto prezioso della nostra vita cristiana. Mi ha colpito la serenità fraterna di questa celebrazione e anche la semplicità e la gioia con la quale un agente, ormai diventato un amico, ha voluto farsi lavare i piedi.



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martedì 2 aprile 2013

PRECETTO PASQUALE E RELIGIONE DI STATO

Martedì Santo c'è stato il Precetto Pasquale delle Forze dell’Ordine, come di consueto nel solenne quadro dell’Incoronata a Capodimonte. La coreografia e le uniformi sono impeccabili e tutte le Istituzioni sono presenti. Ci sono manifestamente molti cristiani tra i membri delle varie polizie (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Guardia Forestale). Si sente una grande partecipazione di contegno ma anche di fede vera (si vede al momento della Comunione eucaristica) che mi consola nel mio DNA francese abituato alla separazione tra Chiesa e Stato. Tifo al 100.000 % per il Vangelo e credo veramente che tutti i nostri (grandissimi e attualissimi) mali sociali vengono dal fatto che la società ha dimenticato i valori della coscienza ma anche che, per una parte, la stessa Chiesa ha dimenticato il Vangelo, che è la massima luce per la coscienza dell'Uomo. Però rimango sempre perplesso di fronte a ciò che ha sapore di Religione di Stato. In questo periodo, sto leggendo un libretto di d. Tonino Bello, una relazione degli anni ’80 sulla Parrocchia pubblicata adesso....

lunedì 1 aprile 2013

FELICE PASQUA A TUTTI!

Per otto giorni la Chiesa che contempla il Mistero della Risurrezione dice:OGGI Cristo è risorto. Prima di entrare nel Triduo pasquale abbiamo vissuto come cappellani il precetto pasquale delle Forze dell’Ordine su cui voglio fare una riflessione più profonda in un altro post, perché è proprio un argomento che interessa gli Amici dell’O. P. G.; poi Mercoledì Santo abbiamo vissuto la Messa Crismale con il Vescovo, un appuntamento importante per la vita di ogni prete che richiama sopratutto loro, i preti, anche se ogni anno la Cattedrale si riempie sempre più di laici festanti per questo celebrazione di unità di tutta la Chiesa. Questo grazie anche al fatto che prima si celebrava il giovedì mattina con molti che stavano al lavoro e oggi si celebra la sera prima. Quest’anno mi sono trovato accanto un ragazzo che non ho fatto fatica a riconoscere. Era un ex carcerato che ha seguito molto la Cappella del Reparto Verde di Secondigliano e che è rimasto molto nel cuore dei volontari e mio. Della sua vita distrutta non rimaneva traccia apparente grazie alla preghiera vissuta insieme ai fratelli del suo gruppo e alla cura del suo giovane parroco. Lode a te, Signore crocifisso per amore nostro e che ci doni il potere sulle forze di morte che ci minacciano con la tua Risurrezione.
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mercoledì 20 marzo 2013

IO NON TI PAGO! DI EDOARDO DE FILIPPO

Finalmente riesco a pubblicare qualche foto e UN ENORME RINGRAZIAMENTO alla Compagnia “Esperienze di Teatro” che, come hanno già fatto l’anno scorso per ben due volte, ha offerto ai numerosi spettatori uno spettacolo che ci ha messo tutti in allegria e fatto apprezzare il talento di questi attori che sembrano quasi professionisti.
Il ricavato delle libere offerte (700 €!), è stato interamente versato per aiutarmi ad estinguere il debito contratto per il campetto di calcio dell’O. P. G. (dai -10.000 € iniziali, siamo quindi ancora scesi un bel po’: sto oggi a -8.300 €.).
La sede in cui si è svolta la rappresentazione è stata ancora una volta il Teatro “Padre Arturo d’Onofrio” dei Missionari della Redenzione a Melito in via Umbria,10, una bella e moderna struttura che dispone di 180 poltrone.
Un ringraziamento tutto speciale a Lello Marzocchi, tecnico di questo Blog e ideatore di queste