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venerdì 28 giugno 2013

IN MEMORIA DI DANIELE

Come già detto Daniele si è tolto la vita all'inizio di giugno. Un paio di mesi fa mi era arrivato un testo del cappellano dell’O. P. G. di Reggio Emilia che riporto sotto. Leggendolo sono stato colpito dai gesti del vescovo, fatti lontani dai riflettori. Quando il vescovo Massimo si china davanti al blindato per stare allo stesso livello di un internato senza gambe ho pensato a Daniele. Daniele aveva le sue due gambe ma abitualmente si affacciava alla porta della cella accovacciato dietro il blindato. Anche noi cappellani ci chiniamo davanti ai blindati, e io, perché sono all’O. P. G., ho l’occasione di farlo fisicamente sapendo che quell’uomo accovacciato nella su smorfia è Gesù stesso. Devo sicuramente farlo di più e meglio. Spero che il Signore veda il poco che ho fatto in senso positivo e non dalla parte di ciò che manca e come ho affidato Daniele alla Sua misericordia mi affido alla misericordia di Daniele-Gesù per ciò che non ho fatto per lui.
 Riceviamo da Don Daniele Simonazzi - O.P.G. Reggio Emilia

DESPONDERE SPEM MUNUS NOSTRUM


È il motto della Polizia Penitenziaria. Sono anni che vedo questa frase latina senza capirne il senso almeno il senso del verbo “despondere”. Oggi ho chiesto a qualche agente e qualcuno ha saputo rispondermi. Wikipedia poi me l’ha confermato: “Despondere spem munus nostrum” significa “Garantire la speranza è il nostro compito”. Davvero è una frase molto bella che indica proprio un carisma per dirla in linguaggio diventato cristiano. Può veramente aiutare un poliziotto a dare sempre più dignità al suo lavoro e di rimando alle  persone che avvicina ogni giorno come loro custode! Oggi c'era la festa del Corpo della Polizia Penitenziaria e si è fatto una celebrazione nel CC di Secondigliano, unendo sia il carcere di Secondigliano che l’O. P. G. Una cerimonia molto all’insegna della sobrietà per alcuni versi ma molto sentita e molto partecipata anche come numero di persone, riunendo sia attivi che pensionati del corpo.
  _____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie

domenica 23 giugno 2013

CI CREDEVAMO TROPPO SICURI?

Da quando sto facendo questo servizio all'OPG di Napoli ci sono stati alcuni tentativi di suicidio e atti di autolesionismo, ma tutto si è sempre risolto prima della soglia fatale. E questo durava già da prima del mio arrivo e prima del trasloco nella sede di Secondigliano. Purtroppo questa grande consolazione non c'è più. Siamo tutti tristi e ci interroghiamo su quello che ha potuto mancare da parte nostra, anche se è chiaro che non c'è colpa professionale di nessuno. Riporto questa brutta notizia in due modi: con il commento che ne fa Ristretti Orizzonti e pubblicando una foto che ho presa proprio quel giorno in Piazza san Pietro perché accompagnavo due pullman all'Udienza con Papa Francesco. Ciao Daniele! Ti accolga il Signore nel suo Paradiso.
OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE
Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”
Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”

Napoli: due suicidi in carcere in meno di 24 ore, da inizio anno 26 detenuti si sono tolti la vita
(Dati dell’Osservatorio permanente sulle morti in carcere)
L'altro ieri, 19 giugno 2013, Esposito Aniello, 29 anni, si è impiccato utilizzando un cappio ricavato dai propri pantaloni. Era detenuto nel Reparto di Osservazione Psichiatrica del Complesso Penitenziario di Napoli Secondigliano.