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sabato 24 dicembre 2011

Che bella idea! Una Compagnia teatrale formata da handicappati e malati mentali.

di Fra' sereno






Tra gli amici da segnalare c'è la Compagnia degli “Scurdarielli”, (nome scelto dagli attori stessi per motivi che possiamo ben capire)










7L’avevo conosciuta quando facevo il parroco a Bagnoli e appena arrivato all’O. P. G. ho cercato di farla entrare per un laboratorio teatrale con i nostri amici internati. Finalmente le autorizzazioni sono arrivate e si è iniziato con una magnifica rappresentazione “Il Regista delle favole”, commedia scritta, come le altre opere, da Carla la regista. La maggior parte degli attori è handicappata mentalmente e davvero grande è la bravura di Carla e del suo gruppo che adatta il copione alle possibilità di ognuno che recita con il sostegno degli attori “normali”.



Ho ritrovato Maria, questa volta vestita da Cenerentola, praticamente immobile sul palco e immensamente felice, con Gennaro, il marito di Carla, che inscena un ballo attorno a lei che la integra in un movimento leggero e pieno di grazia--br--.










8Una parola sull’argomento: Un uomo innamorato di favole pretende che i loro personaggi sono ben reali e malgrado lo scetticismo delle persone “sagge” la realtà gli da ragione; infatti ecco apparire man mano Robin Hood, che deve rubare ai ricchi per dare ai poveri ma deve essere aiutato dal ricco per derubarlo, Zorro, Capitan Uncino e Peter Pan, Pocahontas, Cenerentola appunto, i Sette Nani che, per ragioni di risparmio in questo tempo di crisi sono personificati da un solo attore, Ercole e la fidanzata, e altri ancora… L’argomento molto semplice permette una sfilata di personaggi e di costumi molto suggestiva e vivace.














Ero un po’ preoccupato all’inizio perché alcuni degli attori erano manifestamente più handicappati dei miei internati che guardavano, e temevo da parte loro un giudizio negativo ma invece si è riso molto e di gusto. L’handicap non ha aggiunto pesantezza allo spettacolo ma invece freschezza e tenerezza.














Si cominciava bene!














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La speranza era di poter coinvolgere chiunque volesse fare teatro, qualunque sia il suo problema, ben consci che il teatro, sopratutto se fatto con spirito allegro e positivo è molto riabilitante.














E così è stato, anche se si è operata una leggera selezione naturale: si sono presentati per fare gli attori amici che non sono tra i più sfiduciati e oppressi dalla loro malattia. Ma è normale per un primo tentativo, e siamo sicuri che da settembre prossimo si presenteranno altri meno dotati, più bisognosi ancora di aiuto che possano scoprire le loro capacità e liberarle.














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La Commedia “Liscia, gassata o avvelenata” intreccia una campagna elettorale e la promozione di un’acqua “miracolosa” che viene data in cambio della promessa del voto tanto agognato. Sembra tutto una truffa ma anche in questo cose possono esserci miracoli?














Non vi dico di più, sperando che avrete l’occasione di vedere la nostra commedia. Se avete un pubblico capace di ricompensare gli sforzi dei nostri attori, basta scriverci e fare la richiesta, faremo di tutto per accontentarvi.














Si è fatta un’anteprima un mese fa perché uno degli attori arrivava alla fine del suo periodo di detenzione e permettergli di salire davvero sul palco. Per la rappresentazione ufficiale, è stato sostituito da un nostro amico tedesco, un ragazzo arrivato all’O. P. G. senza conoscere alcuna parola di italiano. Con molta serietà e concentrazione ha imparato il copione riscuotendo grandi applausi, sotto gli occhi di due Ufficiali del Consolato Tedesco che ci hanno onorati della loro presenza, assieme al Giudice di Sorveglianza che segue con partecipazione tutte le iniziative a favore degli internati.














Del Vice Console tedesco, devo dire che, senza cercare alcun riconoscimento, nemmeno in questa occasione, tramite un’amica tedesca, si è mostrata generosa verso i fratelli dell’O. P. G., quando ancora nessun cittadino tedesco stava tra le nostre mura.














Oltre a questo ragazzo tedesco siamo rimasti meravigliati della bella “performance” di alcuni fratelli finora molto chiusi su se stessi.














Grazie a Carla e ai suoi amici, grazie a tutti quelli che vogliono partecipare alla vita e dare i loro due spiccioli come la vedova del Vangelo cioè il loro tempo, il loro cuore, senza paura di non essere abbastanza bravi : danno molto più di quanto pensano.














Se volete saperne di più sulla compagnia, potete scrivere a  teatroterapia.ca@libero.it  vi risponderà la responsabile, che si chiama Carla Caiazza.

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