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sabato 23 febbraio 2013

"UNA VIA D'USCITA": SUPERAMENTO DEGLI OPG

Do volentieri eco ad una notizia ricevuta:Mercoledì 6 marzo ore 10 
Milano - Sala Buozzi della Camera del Lavoro metropolitana (Corso di Porta Vittoria, 43)

Presentazione alla presenza dell'autore di:
 
“UNA VIA D'USCITA”
Per una critica della misura di sicurezza e della pericolosità sociale.
L'esperienza dell'ospedale psichiatrico giudiziario nello stato di Minas Gerais (Brasile)
di Virgílio de Mattos  

UN LIBRO CHE COSTITUISCE UN IMPORTANTE CONTRIBUTO AL DIBATTITO, QUANTO MAI ATTUALE IN ITALIA ALLA LUCE DELL'IMMINENTE “SCADENZA”, CHE SI È APERTO SULLE STRATEGIE PER SUPERARE LA VERGOGNA DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI. SI INTITOLA “UNA VIA D'USCITA. PER UNA CRITICA DELLA MISURA DI SICUREZZA E DELLA PERICOLOSITÀ SOCIALE. L'ESPERIENZA DELL'OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO NELLO STATO DI MINAS GERAI” DI VIRGÍLIO DE MATTOS (EDIZIONI ALPHABETA VERLAG DI MERANO) E ARRICCHISCE LA “COLLANA 180 - ARCHIVIO CRITICO DELLA SALUTE MENTALE” DIRETTA DA PEPPE DELL’ACQUA, NICO PITRELLI E PIER ALDO ROVATTI ENTRATA NEL MERCATO EDITORIALE NEL MARZO DEL 2011 COME PUNTO DI COAGULO E DI CONVERGENZA DELLE PROPOSTE DEL MONDO DELLA SALUTE MENTALE. 
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lunedì 18 febbraio 2013

COME CONTATTARMI

Con grande gioia vedo che questo piccolissimo e umilissimo blog serve anche da tramite con lettori inattesi, per esempio un avvocato che si è interessato del problema dei nostri internati stranieri appartenenti all’UE, un gruppo di Latina ha chiesto notizie di un ragazzo che seguivano fuori e che oggi sta con noi. Tutto grazia!!
Colgo l’occasione per precisare di nuovo il modo di contattarmi.

Fra’ Sereno,
cell: 338 395 10 07
e.mail: fratefrancescomaria@libero.it
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domenica 17 febbraio 2013

GIORNATA DI PREGHIERA PER I CARCERATI

Da alcuni anni come già sappiamo, ogni prima domenica di quaresima è dedicata alla preghiera per i carcerati, reclusi ma non esclusi. Per la prima volta ho potuto partecipare alla Messa col Cardinale questo pomeriggio perché non impegnato dall’obbedienza ad altro nella parrocchia dove ero collaboratore. Da parroco avrei comunque potuto liberarmi chiedendo una collaborazione ad un altro prete. Sono contento di aver potuto partecipare. Quest’anno la Messa con il Cardinale si celebrava contemporaneamente con la prima stazione quaresimale, nella parrocchia di santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe alla Cittadella. È stato una bella festa dove ho potuto rivedere tanti amici preti e sopratutto cappellani e anche volontari laici impegnati in carcere. Ecco una foto del Cardinale circondato dal parroco nonché decano, dal responsabile della pastorale carceraria, ecc. e un’altra di una ingegnosa croce a forma di sbarre di finestra di carcere con ceroni dietro a significare la Chiesa presente dietro le sbarre e che prega. È un concetto semplice ma molto importante. Non c'è solo la Chiesa fuori dal carcere che prega ma anche quella che prega dentro. Sono certamente i volontari, sia consacrati che laici,che spendono parte della loro vita a servizio dei detenuti e del personale,  ma anche e sopratutto i detenuti stessi che la Chiesa ha accolto tra i suoi membri col battesimo, dato forse in modo distratto e/o superficiale, ma che hanno ricevuto lo stesso crisma nostro e sono i nostro fratelli a tutti gli effetti per via del battesimo e dell’appartenenza ecclesiale. La Chiesa non può né vuole rinnegarli dopo che hanno sbagliato. Nella Chiesa che prega dietro le sbarre ci sono anche tutti i membri del personale. Tra loro ci sono tutti i fratelli e sorelle che di cristiano forse hanno solo la grazia ricevuta nei sacramenti e quelli che vivono la loro fede consapevolmente e il loro lavoro come una missione di carità e di testimonianza. Non possiamo trascurare la Chiesa che prega dietro le sbarre e questa croce lo esprime in modo semplice e molto bello.

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NATALE 2012

 Tra i pochi elementi di relativo pregio che, come Cappella, abbiamo ereditato all’O. P. G. dalla vecchia sede di via Imbriani c'è un commovente bambino Gesù che mettiamo in valore al tempo di Natale aiutati dalla fantasia di una volontaria i cui interventi, purtroppo sporadici, hanno sempre trovato molto consenso. Il resto, quello che aveva un reale valore, anche per via della grandezza fisica non compatibile con la nostra piccola Cappella, è stato messo al sicuro dalle Belle Arti nella Chiesa del carcere di Poggioreale.sotto. Grazie_____Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui

mercoledì 13 febbraio 2013

DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI

Sono stato colto dalla notizia entrando nella casa di una vecchietta. Alla la televisione iniziava la conferenza stampa del portavoce del Vaticano, Padre Lombardi. Sono rimasto meravigliato della capacità dei vari canali di mandare immediatamente in onda servizi molto ben fatti e documentati sul pontificato del Papa dimissionario. Evidentemente tutto era pronto in caso di morte.
Da allora, come suppongo ogni prete, ho dovuto sentirmi rivolgere domande sul perché e sul come di questa iniziativa. Anche all’O. P. G.! Secondo te, cosa c'è sotto? Come se potessi saperlo. Ho risposto con le parole stesse del Papa poi scaricate dal sito vaticano. A chi mi ha fatto commenti o domande stupide ho risposto con battute. È incredibile e un po’ preoccupante in democrazia l’assenza di ragionamento di tanta gente quando cerca di comprendere gli avvenimenti che li circonda. A questo bisogna aggiungere poi il “provincialismo” di molti di noi che non pensano che il loro paese, pur essendo importante, in particolare l’Italia per la Chiesa cattolica, non è così centrale per il mondo intero e per una comunità che si estende nel mondo intero.

domenica 10 febbraio 2013

LEGGE MARINO, UN CAMMINO DI LIBERTA'?

Appena arrivato all’O. P. G. ho detto al Cardinale che mi aveva mandato in questo mondo così nuovo per me malgrado anni di volontariato in carcere "normale": “bisogna fare un’azione legislativa”. Mi ha guardato con uno sguardo che credo essere stato lo sguardo dell’uomo di azione abituato a valutare le cose dal loro lato pratico e che voleva dire: “ Avrai pure ragione ma prima che il Parlamento si muova su questo campo!...” Aveva ragione lui! anche se il Parlamento ha fatto questo miracolo di occuparsi di 1500 internati ospiti degli O. P. G., ma questo interesse non è andato oltre le condizioni esterne di trattamento e non è arrivato a toccare i principi che reggono lo statuto giuridico dei nostri amici.
Era possibile fare di più?