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lunedì 20 febbraio 2012

APPELLO AD ADRIANO CELENTANO DOPO SAN REMO

Adriano Celentano ha detto che avrebbe devoluto in benficenza il compenso ricevuto per i suoi interventi al Festival di San Remo. Gli ho quindi mandato questo appello sul suo blog. se qualcuno conosce un modo migliore di contattarlo, mi faccia sapere (o qualsiasi altro sponsor).

Carissimo Adriano,

da circa tre anni sono il cappellano dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli. Avrai anche tu sentito parlare degli “O. P. G.” e della volontà, speriamo efficace, di chiuderli. Così si potrà togliere dalla società italiana una vergogna ereditata dal fascismo e cioè che i malati mentali autori di reato, pur assolti in tribunale per incapacità di volere e intendere al momento del reato devono stare in carcere. Ci stanno sotto il titolo di misura di sicurezza, una pena non pena che, per via delle proroghe, può diventare un “ergastolo bianco”. Talvolta si sta in O. P. G. per scemenze che avrebbero valso ad una persona sana di mente una semplice multa.
Da mesi abbiamo un ragazzo, bravo a scuola, senza precedenti, incarcerato perché trovato senza biglietto sul treno. Un altro ragazzo schizzofrenico, cittadino di un paese occidentale, sta da 18 mesi incarcerato in
Italia, senza conoscerne la lingua. Reato: ha forzato una porta di casa per trovare un posto dove dormire! Bastava affidarlo ai servizi psichiatrici del suo paese di origine…

Purtroppo gli O. P. G. sono stati già chiusi due volte per legge, ma queste leggi sono rimaste senza effetto. Infatti nessuno vuole queste persone e saperli dietro le sbarre a spese dello Stato è molto comodo per certi servizi territoriali, per certa politica, per alcune famiglie.
Quindi, in attesa del giorno beato in cui vedrò tutti i miei amici in una situazione migliore, assieme a tutto il personale, li curo il meglio possibile, riconoscendo in loro il volto di Cristo.
In quanto cappellano parlo continuamente loro del paradiso, della risurrezione di Cristo, della sua promessa di asciugare ogni lacrima, li invito ad aver una vita spirituale, cerco di iniziarli alla preghiera, faccio tre incontri di catechesi alla settimana. So bene che la fede solleva le montagne e che siamo tutti pellegrini e forestieri in questo mondo.
Ma so anche che “la carità delle parole è resa credibile dalla carità delle opere” (Giovanni Paolo II) e quindi la mia macchina è il ciuccio che porta vestiti, scarpe, sigarette, prodotti per la toeletta, occhiali e tutto ciò che si può, con la carità della gente e del Vescovo, e abbisogna loro.
Oltre alle attività assicurate dall’Istituto cerco di aggiungere altro per rendere più umana la loro detenzione e lavorare al loro ricupero umano e psichico: organizzo passeggiate di un giorno, ho fatto entrare amici per fare un laboratorio teatrale con loro, faccio il giardiniere per rendere più bello l’ambiente, iniziamo oggi un progetto di Pet therapy con cani e spero di aver presto una voliera. Prima di Pasqua ci sarà un concerto di musica classica. La pastorale carceraria diocesana ha creato una serra con un orto accanto.

Non ho dimenticato l’attività fisica e ho procurato dei pannelli di pallacanestro.
Adesso ci troviamo di fronte ad un progetto più grosso e chiedo il tuo aiuto: il campo di calcetto è totalmente rovinato dalle tane scavate da topi e talpe ed è pericoloso giocarci.
Abbiamo fatto fare un preventivo di campetto sintetico ad una ditta seria (tutto in regola e garanzia tecnica confermatami dall’ufficio tecnico di un Comune vicino a Napoli). Ho già raccolto 3000 € anche grazie ad una compagnia teatrale amica che ha offerto in beneficenza il ricavato di una sua rappresentazione. Ma ci servono circa 20 000 € e cerco tutti i mezzi per raggiungere questa somma.
Nel caso di una chiusura dell’O. P. G. sappiamo che questo ambiente ritornerà ad ospitare detenuti comuni e lasceremo con questo campetto un “fiore” utilissimo ai ragazzi ristretti che staranno lì.
Vedi tu. Ho fiducia.

Fra’ Francesco de la Salle
Cappellano Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli
Via Roma verso Scampia, 350
80144 – Napoli
e.mail: fratefrancescomaria@libero.it

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