5 anni fa sono entrato all’O. P. G., proprio a Pasqua.
La Veglia della notte di Pasqua inizia sempre con il “Fuoco Nuovo”. Nessun Cappellano di carcere, purtroppo, anche quelli che hanno la grazia di celebrare la Domenica mattina con i loro amici detenuti o internati, come P. Tonino che mi ha preceduto all’O. P. G. e non ha mai voluto essere parroco perché aveva scelto di dare la priorità agli internati, può celebrare di notte con loro. Eppure la Veglia riassume tutta la nostra vita cristiana.
L’augurio che faccio a me e a tutti coloro che vivono e
lavorano servendo Cristo nell’O. P. G. e che non possono vivere con gli internati la Veglia e il rito del "Fuoco Nuovo" è di comunicarlo con la nostra presenza, il nostro servizio, di ripartire da questa Pasqua con il “Fuoco
Nuovo” di Cristo, con il “Fuoco Nuovo” dentro.
Ecco alcune immagini dell’Altare della Reposizione che ci
ha fatto come ogni anno la volontaria Patrizia. Ragionavamo insieme che almeno il
Presepe dura di più. L’Altare della Reposizione sembra tanta fatica per molto poco,
tre giorni soltanto. E bisogna pensare a tutti i particolari, tutti gli elementi da portare in carcere, chiedere l’autorizzazione
per ogni cosa…
Decisamente in parrocchia è un po' più facile.
Decisamente in parrocchia è un po' più facile.
Invece l’amore che si riversa in questa opera non è perso. Certamente
lo vede Dio ma anche molto visibilmente alcuni ospiti o membri del personale esprimono
il loro grazie, e si organizzano alcuni momenti di preghiera spontanei davanti al
Santissimo Sacramento, individualmente o a gruppi, in questi giorni così speciali
della Settimana Santa.
___ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie
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