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lunedì 10 marzo 2014

MORTE DI BENEDETTO

Il terzo morto per suicidio in pochi giorni nelle carceri campane e il terzo all'OPG di Napoli in 8 mesi. Qualcosa che fa veramente male! Male al punto di lasciar passare molto tempo da parte mia prima di parlarne.
Se ognuno di quelli che "prendono la loro vita" per usare una espressione di Jean Vanier è un caso a parte, Benedetto è stato senz'altro un caso molto particolare.
I nipoti mi hanno scritto che aveva una grande spiritualità cristiana. Era senz'altro un solitario mite, molto sensibile e molto chiuso, timido, almeno così ci è sembrato, con  un suo equilibrio fatto di silenzio, di vita in contatto con la natura. Non ha mai creato problemi a nessuno.
All'inizio rispondeva appena al saluto, talvolta non rispondeva affatto, non aveva mai bisogno di nulla. Gli ultimi tempi, sembrava più integrato, usciva dalla stanza, parlava più liberamente anche se non prendeva mai l'iniziativa del discorso. Pensavo che fosse in una buona fase anche se riconosco che lo conoscevo poco: non è mai venuto a Messa, non ha mai chiesto di parlare con me.
E invece aveva maturato con determinazione di farla finita. Ha atteso
scientemente la ronda per avere più tempo per lasciar fare alle lenzuola la loro opera. Di fare questa fine ne aveva parlato con i famigliari a colloquio, ma essi non hanno saputo o pensato di avvertire la custodia. Forse hanno pensato che non fosse una cosa seria, come il personale che dopo la sua morte commentava incredulo: "Non si capisce perché ha fatto questo gesto, stava per uscire!"
Sì, stava per uscire. E' stato scritto sui giornali che lui, come gli altri, è morto di solitudine e di cattive condizioni di detenzione. Forse nel caso di Benedetto è il contrario. Anche se la mamma era morta da poco e questo gli aveva sconvolto il suo equilibrio precedente voleva solo tornare a casa sua col papà nel suo paese, nei suoi boschi che amava tanto e invece era stato "condannato" dal giudice ad andare in comunità. Sembra che sia stato questa "condanna a vita" alla comunità che lui non abbia sopportato e l'abbia determinato al suo gesto estremo...
Certamente in questi tempi di morte dove perfino le mamme uccidono i propri figli non è facile trovare le soluzioni migliori e si deve dare un'attenzione raddoppiata ad ognuno.
Ciao Benedetto, il Signore ti accolga nel suo paradiso.


____ Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto. Grazie

5 commenti:

  1. Salve,
    io non so se mio zio abbia mai detto o lasciato intendere ai familiari che voleva farla finita, ma apprescindere da ciò la custodia in un OPG DEVE garantire la custodia 24h su 24 ai pazienti TUTTI. Non aggiungo altro, mi preme però, ricordarLe che le persone che hanno compiuto gesti estremi prima del suicidio non avevano mai detto nulla a nessuno! Motivo per cui la vigilanza non deve sorvegliare un pò di più chi minaccia di farla finita!!!!! E comunque ancora attendiamo la risposta dell'autopsia, quindi ad oggi non si può parlare di gesti estremi . Posso permettermi di dirLe che titolo avrei dato al suo racconto? BENEDETTO L'ENNESIMA VITTIMA DELLA MALA SANITA' .
    Ciao zio tvb
    Daniela

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  2. come mai non pubblicate il mio commento?????

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  3. SIETE VERGOGNOSI.NEMMENO DINANZI LA MORTE DI UNA PERSONA AVETE RISPETTO!

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  4. Mio zio era una persona fantastica,religiosa che nessuno di voi ha capito.non ha mai parlato di suicidio a nessuno della mia famiglia e la madre è morta22 anni fa,non cercate di trovare giustificazioni ,vi dovete assumere la responsabilità della morte di mio zio.doveva essere chiamato subito 118,usare il defibrillatore e soprattutto sorvegliarlo 24ore su24.questi posti infernali dovrebbero essere chiusi per sempre.la mia famiglia ha perso una persona fantastica,unica al mondo che vivrà sempre nei nostri cuori.Ciao Zio.

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  5. Mio zio non ha mai parlato di suicidio a nessuno della mia famiglia e la mamma é morta 22 anni fa.La colpa di quello che è successo è solo la vostra.mio zio doveva essere sorvegliato 24 ore su 24,doveva essere chiamato subito il 118 e doveva essere usato il defibrillatore.tutto ciò è stato fatto? La mia famiglia ha perso una persona fantastica,unica al mondo,che non meritava tanta sofferenza e questa fine.l'unica cosa che mi fa stare meglio è pensare che lui adesso è libero ed è accanto alla mia cara nonna. Vivrai sempre nei nostri cuori. Ciao zietto.

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