Ero rimasto senza scrivere perché questo è stato un periodo complicato per me. Con una decisione presa dal Vescovo all'inizio di luglio e conosciuta da me ad agosto, ho lasciato la parrocchia di santa Maria delle Grazie a Ponticelli per la parrocchia di san Castrese a Marano. La decisione doveva avere effetto dal 1° settembre. Sono arrivato a san Castrese solo il 17 dicembre, primo giorno della novena di Natale! Ho servito la parrocchia di santa Maria delle Grazie durante 23 mesi.
Questo tempo un pò convulso e di sofferenza anche per me e soprattutto per la gente del Rione è stato l'occasione per il Vescovo di comprendere che la soluzione da tentare per sostituirmi a santa Maria delle Grazie era forse l'idea che avevo proposta: un'equipe pastorale guidata da un diacono con l'apporto qualificato di un sacerdote solo quando serve.
In ogni caso sono contento di aver chiuso la mia permanenza a Ponticelli con una gita offerta ai nostri amici internati dell’O. P. G. da una famiglia di Santa Maria delle Grazie, come pranzo per la Prima Comunione della loro figlia. Grazie alla piccola Sabrina. Penso che nessuno ha avuto una festa di Prima Comunione così bella.
Il papà, leggendo il Vangelo, era stato colpito da una frase
di Gesù: «Quando offri un pranzo o una cena, non
invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi
vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il
contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi,
zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti
la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Luca 14,12-14
Ha deciso quindi, d’accordo con tutta la famiglia, di invitare i nostri amici dell’O. P. G. al posto dei famigliari. Tutto si è svolto in un agriturismo, con una giornata splendida, una passeggiata a cavallo e un pranzo pieno di allegria dopo la partitella a calcetto nel riposante e genuino quadro naturale del Monte Somma. Il Vangelo vale veramente molto meglio di tutto quello che sa fare l’uomo e questo mi diceva appunto questo papà nei giorni successivi. I pulmini erano quelli della parrocchia di s. Castrese.
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