Abbiamo restituito alle Autorità del suo Paese un ragazzo molto peggiorato. Eppure ha suscitato dentro e fuori dall’O. P. G. tanti sforzi, tanta cura, tanta tenerezza. La sua
Perché tanto scempio, che tra l’altro, sarà costato all’Italia la bellezza di 150 000 € circa? Buttare via 150 000 € per, sicuramente, far soffrire in modo inutile e far peggiorare un ragazzo già ammalato…
Non sarebbe più semplice e saggio, se non si vogliono o non si possono prendere scorciatoie di buon senso, di stipulare convenzioni tra Paesi simili, per esempio della U. E., affinché quando un cittadino straniero, non residente, autore di reato viene riconosciuto incapace di volere ed intendere al momento del fatto, quindi innocente dal punto di vista penale, questi sia affidato subito alle Autorità competenti del suo Paese perché venga seguito e curato nel suo ambiente, nella sua lingua? Oppure la mentalità vendicatrice e di disprezzo dell’uomo che abbiamo ereditata dal Codice Rocco d’ispirazione fascista è un valore irrinunciabile che fa parte dell’italianità?
Quando Amadeus è partito tutti, all’O. P. G. di Napoli, erano contenti di saperlo sulla via del ritorno al suo Paese, prossimo a riabbracciare il suo padre. Eravamo sicuri che questa esperienza abnorme non si sarebbe mai ripetuta.
Invece non è passato un mese ed è arrivato Rodolphe, anche lui schizofrenico. Ha commesso un reato un po’ più manesco ma è pure lui un ammalato mentale, incapace di volere e intendere, fondamentalmente bisognoso di cure. Dobbiamo tenere anche lui per mesi e mesi, senza che, per via della lingua, il personale possa aiutarlo al meglio, senza che, per via della distanza, la sua famiglia possa fargli visita?
Chiedo che passi al più presto il principio che un malato mentale straniero non residente, autore di reato, una volta accertata la sua condizione psichica, sia riaccompagnato immediatamente alla frontiera e affidato alle Autorità competenti del suo Paese, per il bene di tutti.
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