![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWZ3C3OwDv7395TTrtJiXMZmTgdkr4caqaEvJl0epWbMK9DdHGVs4IyzRYh109A0jWiv1e4kHbxhkPWyxnfBzzAe3NTv2yFHOHxR3NOtsSqz4PE73c-JuU0VBHjXidk-IozKpKxljgv2A/s1600/area+verde39+2+RAGAZZI+DVT+AL+CROCIFISSO.jpg)
Questo atteggiamento è fondato sulla fede.
San Giovanni della Croce dice al riguardo:
“uno, affetto persino di “melancholia”, se entra nella notte oscura della fede
guarisce e la sua anima è tutta sana perché è tutta agita dall’amore”. Per
notte oscura della fede Giovanni della Croce non intende fideismo ma il fondare
al 100% la propria vita sulla fiducia in Dio e sulla guida spirituale del
Vangelo. Niente oscurantismo ma fede vissuta con molta razionalità: se il
Vangelo e Gesù è la verità, seguire la verità fidandomi dell’amore di Dio e credendo
più alla verità che alle mie sensazioni, paure, fobie, ecc. mi guarisce da
esse, mi dà lucidità e libertà dalle mie nevrosi. Forse un’immagine utile per
indicare la notte della fede è il pilotaggio agli strumenti per gli aerei. I
miei sensi spontanei non mi possono più guidare ma grazie agli strumenti e la
mia fiducia in essi posso atterrare. È una posizione molto ragionata e
razionale che comporta una verifica severa della bontà degli strumenti di
pilotaggio. Così è per la fede.
Per tutti va sottolineato che il Vangelo è un
libro spirituale e non un ricettario e quindi va letto e messo in pratica con
la guida dello Spirito Santo e non con letteralismo che uccide. Questo non
significa annullare il contenuto del Vangelo ma viverlo con la semplicità
concreta di chi sa che si tratta di un libro spirituale e non di un codice di
leggi.
Lecitamente un terapeuta non credente che considera
comunque Gesù una figura positiva può raccomandare all’ammalato credente che si
sente impossessato dal demonio di rivolgersi al Signore, di dargli più
importanza, anzi, di dare importanza assoluta al Signore in confronto al
demonio, di “staccare la spina” al demonio per “attaccare la spina” al Signore.