![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKOn4N0f55ZQmSzZ3pilpqGW126eXpJlIHRI7pWjtH1GTSVymnwteJczSgaGJtcW0zU7cbOhVKTb7M1fX3znYaP0siXCgWVdqZ7WPgjMFEvQ2Bod4WaDCQMvKZdAg5s4vGoLh7GGbXFo0/s320/Foto0314.jpg)
con l'appoggio delle due Direzioni (dell'Istituto e Sanitaria) ho chiesto per un gruppo dell'O.P.G. un'udienza a Papa Francesco. Siamo tutti in attesa della sua risposta, sperando che sarà più di un pacchetto di biglietti per l'udienza del mercoledì. Anche se questo già ci renderebbe immensamente felici, sicuri che, come è consuetudine in Vaticano da tanto tempo, il nostro statuto (purtroppo molto reale) di ammalati ci permetterà di avere un contatto un po' speciale con lui. La verità è che lasciamo fare al suo cuore spalancato alla carità, ma mangiare con lui a Santa Marta o solo poter visitare i giardini vaticani sarebbero ricordi indimenticabili. Leggendo la mia lettera il Direttore ha detto che il mio stile è quanto di meno burocratico esista. Ho risposto che leggo il libro sbagliato, la Bibbia, che non mi abitua allo stile burocratico. D'altronde lo stile napoletano come vediamo in questa statuina in vendita a S Gregorio Armeno è pieno di affetto ma non molto burocratico. Ecco la mia lettera: Carissimo
Papa Francesco,