Attraverso queste immagini vi presento due esempi di artisti
tra i nostri amici ricoverati all’O. P. G.
Come si vede hanno stili molto diversi ma che rivelano sempre
il bisogno di esprimere graficamente ciò che uno si porta dentro. Un problema centrale
dell’Umanità, anche la nostra di “uomini normali”, è di non esprimere tutta la ricchezza
interiore per metterla al servizio del bene, della verità. Se ci fosse in tutti
questa volontà umile e costante, quanta ricchezza e quanto potere di guarigione!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy_VLjTyNFYswD2Lf4HCbQbX30VWRvaDpDGwWzCBT7Fyhv7RaePHfPa7RPsz-QB5jtaALSYjjJ-RPd7f9yPUmN7nohvI3COYShZU-fMdG_32RNF7m3OsirSvlaBvmb3x7OevaPdrZbock/s320/080420132218+disegni+a.jpg)
È ciò di cui ha più che mai bisogno la nostra società
italiana in questo momento: uno sforzo corale per esprimere il meglio di sé al
servizio di tutti. Non assistenzialismo ma credere nella persona. Purtroppo non
è lo spettacolo che ha dato la nostra storia recente e in particolare la nostra
classe politica presa globalmente. È più facile specializzarsi nell’accusa “degli
altri” che va ben oltre la doverosa analisi dei problemi ma serve anche a giustificare
la propria rabbia senza mettersi in gioco, o nel rassicurante pessimismo di chi
si crede realista perché riduce tutto al minimalismo di ciò che tocca oggi piuttosto
che nel vero realismo di chi crede alla promessa, per usare espressioni di Papa
Bergoglio (non posso che raccomandare a tutti la lettura del piccolo suo
scritto, pubblicato dalla EMI, “Guarire dalla corruzione”: è un’analisi
acutissima della corruzione del cuore e se, purtroppo vi è descritta
parte
della società argentina, ogni italiano vi troverà, sotto una nuova luce, un
ritratto della corruzione che ci affligge a casa nostra).
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLrv1Ug9et8yLE-GVa8xvaNKQPMiIaxpqAt9RVFjePUJgWToAbtjuiagDAuLxrq-eiuGFfYbQ8raXTci2zONvHuVpVVdMIBCZ1eIv8WeGfmdk57-NoBlozB_JcLT2NkFdofqqsUGoq9_0/s320/080420132219+disegni+a.jpg)
Serve anche il dare le occasioni di esprimere questa interiorità
alle persone meno forti. È ciò che ci sforziamo di fare all’O. P. G.,
incoraggiandoci gli uni gli altri. Di per sé l’O. P. G. non è un luogo molto propizio
ad esprimere le proprie possibilità, anzi, la permanenza a lungo in una struttura
carceraria (qualsiasi struttura chiusa) aumenta il rischio di cronicizzazione
della malattia mentale.
Purtroppo la legge Marino e la sua applicazione hanno manifestato
anche la “Chiusura” di chi sta fuori perché la legge non ha toccato la radice
del problema, e perché il territorio non ha fatto (potuto, voluto, fare) i
passi necessari per rendere inutili gli O. P. G.
Ma ci sono buone notizie. Noi volontari stiamo in contatto con
un amico che, all’O. P. G., aveva un atteggiamento di chiusura depressiva
grave. Sempre a letto, ingrassato, trasandato, era solo stimolato alquanto
dalla musica nella quale eccelleva. Dai contatti che abbiamo con lui da quando sta
in comunità immagino che cura anche la sua persona, comunque può esprimere le
sue doti non solo quella per la musica, ed è una grande consolazione di
sentirlo!_____
Se ti va lasciaci un commento nell'apposito spazio qui sotto.
Grazie
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