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Chiedo scusa alla sensibilità di qualcuno per il luogo dove
ho preso queste foto primaverili. I napoletani avranno riconosciuto il
memoriale di guerra di Miano, chiamato impropriamente dalla voce popolare “Cimitero
dei francesi” mentre ricorda i caduti degli eserciti del Commonwealth durante la
battaglia d’Italia. Ma oltre la data odierna (25 aprile) che ci riporta alla Liberazione
costata appunto tra l’altro il sangue di tanti giovani uomini venuti a
combattere per la libertà da tante parti del mondo, mi è sempre piaciuta l’impostazione
e la bellezza ben curata di questo luogo che non incupisce ma esalta il
sacrificio e rende omaggio alla tristezza delle famiglie che hanno perso un loro
membro, senza piombare in nessuna morbosità.
In questi giorni questo memoriale che
si apre sull’orizzonte maestoso del Vesuvio e si affaccia sulla bellezza del “Cavone
di san Rocco” esplode dei colori della Primavera.
Anche noi, con la Primavera e
l’ufficialità della proroga, vogliamo raddoppiare gli sforzi a servizio dei nostri
amici internati. Ringrazio anche il Signore perché, di fronte all’ennesima
notizia di suicidio in un carcere (ieri), da quando sto all’O. P. G. di Napoli non ho
dovuto affrontare nessun avvenimento del genere. Spero che l’O. P. G. chiuderà (al più presto se si troverà una misliore sistemazione per i nostri amici) senza che alcuno si sia tolto la vita nelle sue mura. _____
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