L’ultimo non è durato più di 6 giorni in comunità poi è scappato per tornare all’O. P. G. dove si sentiva meglio, anche se il suo desiderio è di essere portato nella clinica ideale che non esiste. Ma è significativo e lo dico con tristezza che la grande opera umanitaria della chiusura degli O. P. G., lager moderni indegni di un paese appena appena civile, veda, almeno nel caso dell’O. P. G. di Napoli, alcuni internati valutare che, tutto sommato, stare all’O. P. G. è meglio che in certe comunità.
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