Fino a qualche anno fa l’O. P. G. si trovava a Sant’ Eframo Nuovo , il convento costruito dai cappuccini nel 1570, diventato carcere militare con la soppressione degli Ordini religiosi e in seguito O. P. G.![LA CAPPELLA DELL’O. P. G.](https://lh3.googleusercontent.com/blogger_img_proxy/AEn0k_uDe50-3fQiDeB3YSdTrJ889x5j87L6euaKNt7FGxsN6MQhtHdE2DcU25KqedzElLHBPjV3zl7uPwFJ2KMjnHQcmD793iQ73cFSICkv211mTNAxuhPf4gEaiQuNr2P5Jk4cT3kvyfo=s0-d)
Tutta la struttura ma in particolare la chiesa conservavano il ricordo dei cappuccini e quando fu trasferita la sede nel carcere di Secondigliano due pezzi antichi sono stati portati nella cappella della nuova sede, il resto, statue, crocifissi e tele, nella cappella del carcere di Poggioreale
[nella foto: Edicola del Penitenziario e l'entrata esterna dell'O P G,comune al reparto ospedale del carcere di Secondigliano].
Questa struttura imponente, come troppo spesso accade in Italia, non ha ricevuto la dovuta manutenzione e lasciata cadere a pezzi è diventato sempre più insalubre fino a rendere necessaria la chiusura. Chiedendo ai membri del personale che hanno lavorato a lungo a sant’Eframo le ragioni del deterioramento e della scelta di chiudere la sede vecchia ottengo risposte molto diverse. Invece è generale una certa nostalgia per l’umanità che si sprigiona da un edificio antico e magnifico, per il banano e il glicine del chiostro, per la parte di orto, ecc. Tutti concordano che l’igiene era diventata da tempo un problema cruciale e nessuno rimpiange certi aspetti. Ma forse con la dovuta serietà nella gestione dello stabile --br--
È il nostro impegno di rendere la nuova sede, un giardino, un luogo attrezzato degno di figli di Dio ingiustamente colpiti da una doppia condanna, quella della malattia mentale e quella della carcerazione (anche quando la privazione di libertà è necessaria per difendere la società) inflitta a persone incolpevoli moralmente.
In queste immagini della cappella dell’O. P. G. arredata per il Giovedì santo con un bel altare della reposizione per il Santissimo Sacramento, allestito con i mezzi del bordo e con gusto da una volontaria, vediamo il crocifisso di carta pesta molto espressivo.
È talmente alto che veramente congiunge simbolicamente terra e cielo. È molto amato dagli internati che spesso lo vengono a toccare e baciare all’inizio degli incontri di catechesi.
[a sinistra: 'Finestra e colomba' è la foto così suggestiva del fotografo Siano e pubblicata come simbolo dell'O P G nel servizio di Famiglia Cristiana (17 01 2011).
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